Il Forum Territoriale dell’Area Grecanica denuncia la mancanza di servizi sociali nella zona

È un dato di fatto che nel distretto socio sanitario n.5, Melito capofila, comprendente i comuni di Bova, Bova Marina, Condofuri, Roccaforte, San Lorenzo, Montebello Ionico, Bagaladi e Roghudi, non esistono più Servizi Sociali. Con la sospensione del Servizio di Cure domiciliari, avvenuta nel luglio 2014, si è toccato letteralmente il minimo storico, che già s'intravedeva nella mancata riattivazione del servizio di assistenza domiciliare per anziani e disabili non autosufficienti sospeso nel marzo del 2013 ed a tutt'oggi, dopo tredici mesi, caduto nel vuoto. Nel mentre la Regione Calabria ha emanato i requisiti di accreditamento per l'effettuazione dei servizi domiciliari per anziani non autosufficienti, ovvero la delibera n. 505 "Criteri per la disciplina dei sistemi di affidamento ai soggetti del terzo settore dei servizi di cura agli anziani non autosufficienti" approvata dalla Giunta Regionale nella seduta del 30/12/2013, che adottata con le opportune modifiche dai Distretti potrebbe portare la riattivazione di tali interventi attraverso il sistema di garanzia dell'accreditamento e della libera scelta dell'utente.

"Si registra nello specifico una totale indifferenza delle Istituzioni preposte, espressa attraverso un rimandare all'infinito i dovuti percorsi e soprattutto, come effetto di ciò, un totale abbandono dei soggetti fragili siano essi anziani, disabili o minori. Il tutto accresciuto da una condizione sociale critica per il contesto di riferimento, caratterizzato da una forte pervasività della criminalità organizzata e da un livello di disoccupazione elevato, specie tra i giovani. Da qui un appello ai Comuni, comprese ovviamente le Commissioni Prefettizie, che per la maggioranza governano il Distretto di Melito, ad istituire urgentemente l'ufficio del Piano di Zona, per facilitare la programmazione e l'erogazione dei servizi sociali per come giusto e doveroso in uno Stato di Diritto. Alle Commissioni in particolare ci rivolgiamo accoratamente affinché completino il percorso intrapreso di restituzione della legalità nei territori dove i comuni sono stati sciolti per infiltrazione mafiosa attraverso la risposta ai più bisognosi del territorio, visto anche la potenziale presenza di risorse economiche non spese. Non vi può essere Giustizia senza Diritti, questo lo sappiamo bene tutti" dice il Forum Territoriale dell'Area Grecanica, per bocca del portavoce Mario Alberti.

Il Forum del III settore dell'Area grecanica non recede assolutamente dal fornire la massima disponibilità ad affiancarsi alle Istituzioni per sostenere e facilitare i percorsi, ma non può essere solo strumento da attivare nell'impellenza del bisogno tecnico, piuttosto deve essere percepito dalle Istituzioni soggetto attivo nella programmazione dei servizi sociali per come sancito dalle normative di riferimento: "Nostro malgrado, e per l'ennesima volta, pur stanchi e stremati dai continui ed inascoltati appelli, annunciamo azioni di sensibilizzazione nei territori affinché i diritti delle persone fragili non passino inosservati e di ciò se ne assuma consapevolezza e responsabilità la società civile tutta. Inoltre con tutte le nostre forze impediremo che l'anormalità della situazione creatasi nell'Area grecanica diventi irreversibile normalità quotidiana" conclude Alberti.