La Carovana antimafia fa tappa a Reggio con “Le mani sulla città, impronte di una cittadinanza negata”

presentazione carovanaantimafiadi Valeria Guarniera - Un viaggio, nel senso più alto del termine, per far diventare ogni tappa un simbolo di cambiamento, costruito attraverso la sete di conoscenza, alimentato dalla volontà di scoprire realtà diverse, di creare nuove relazioni e di immaginare che un futuro diverso è possibile, considerando che già il presente a volte ha un sapore dolce e inaspettato . E' questo il senso della Carovana antimafie che da vent'anni attraversa la penisola "con un percorso a tappe che si propone di portare solidarietà a coloro che in prima fila operano per la legalità democratica e la giustizia sociale, per dare opportunità di crescita sociale, per sensibilizzare le persone affinché tengano alta la tensione antimafia, per promuovere impegno sociale e progetti concreti". Era il 1994 quando, ad un anno e mezzo dalle stragi di Capaci e via D'Amelio, da un'idea di Arci Sicilia – con dieci giorni di viaggio da Capaci a Licata (Ag) - è incominciato quel viaggio che oggi supera i confini rendendo sempre più forte quella rete che si nutre delle idee, che và avanti con le azioni e che nella condivisione trova la sua radice: Arci, Libera, Avviso Pubblico, Cgil, Cisl, Uil, Ligue de l'Enseignement (organizzazione francese che si batte per una scuola pubblica e laica) insieme in questo importante viaggio in cui ciascuna tappa diventa l'occasione per sviluppare nuovi punti di vista, saldare le esigenze nazionali con le istanze dei territori, fare luce su aspetti inediti o poco conosciuti dei temi affrontati.

Partita da Roma martedì 8 aprile, la Carovana antimafie giungerà a Reggio Calabria il prossimo 17 aprile presso la sede della Cooperativa Rom 95 in via Reggio Campi.

L'evento – un'iniziativa pubblica dal titolo: "Le mani sulla città" - è stato presentato questa mattina presso la sede di Libera a Reggio Calabria.
"Un'occasione importante – ha spiegato Davide Grilletto, presidente Arci Reggio Calabria – per parlare delle tematiche che ci stanno a cuore. La Carovana – ha continuato – è parte di un percorso più ampio che le nostre organizzazioni stanno portando avanti, a livello locale ma non solo: azioni concrete oltre le parole per far capire ai cittadini che non devono sentirsi sudditi o ospiti più o meno indesiderati. Piuttosto padroni di casa, impegnati a valorizzare ciò che gli appartiene". La tappa di Reggio Calabria sarà dedicata al tema della corruzione, intesa come ostacolo alla libera esplicazione dei diritti di cittadinanza, focalizzando l'attenzione dei partecipanti sulle ricadute che le dinamiche corruttive hanno sui diritti fondamentali dei cittadini. Grazie a diversi relatori – Claudio Cordova, giornalista ed esponente della Commissione Antimafia; Nuccio Barillà, della Segreteria Nazionale di Legambiente e Maria Grazia Buffon del Masci RC – si ripercorreranno le vicende che hanno riguardato la città di Reggio Calabria dagli anni '80 fino ad oggi, ricostruendo le conseguenze che i meccanismi di corruzione e negazione della trasparenza amministrativa in materia urbanistica hanno rispetto alla libera iniziativa privata e al diritto all'abitazione dei cittadini. All'ingegner Demetrio Quattrone e al vigile urbano Giuseppe Macheda – che proprio per la lotta all'abusivismo e alla corruzione pagarono con la vita – sarà dedicato un importante momento di riflessione.

"E' fondamentale il ruolo della memoria – ha detto Lucia Lipari, Cooperativa Ichora e Libera – che non dev'essere un piangersi addosso, crogiolandosi sul dolore. Piuttosto uno scatto d'orgoglio per ripartire su nuove basi".

Presente anche Francesco Alì, responsabile regionale per il dipartimento legalità Cgil – che ha sottolineato l'importanza di questa tappa per dar luce ad una delle maggiori difficoltà con cui questo territorio si trova a combattere: "La nostra terra spesso risulta isolata dal resto del Paese – ha detto – a determinare questo isolamento, che blocca lo sviluppo facendo un grande regalo alle mafie, non sono certo i calabresi : è un problema che và affrontato a livello nazionale".

E poi una sfida concreta, quella lanciata agli amministratori in vista delle prossime elezioni da Salvatore Mafrici, Sindaco di Condofuri e rappresentante di Avviso Pubblico, quella di adottare la Carta di Pisa il codice etico predisposto da Avviso Pubblico e destinato agli enti e agli amministratori locali che intendono rafforzare la trasparenza e la legalità nella Pubblica Amministrazione, in particolare contro la corruzione e l'infiltrazione mafiosa: "Si tratta di un codice – ha spiegato Mafrici - che fornisce alcune precise indicazioni agli amministratori locali su una serie di questioni specifiche, tra le quali: la trasparenza, il conflitto d'interessi, il finanziamento dell'attività politica, le nomine in enti e società pubbliche e i rapporti con l'autorità giudiziaria".

Infine, proprio per sottolineare i valori dell'economia legale e del commercio solidale, alle 21 presso la pizzeria Birri Basta – esercizio commerciale aderente alla rete antiracket Reggio Libera Reggio – la Cooperativa Ichora presenterà il Menù della Legalità al quale tutti sono invitati a partecipare.