Villa San Giovanni (RC), AVR al consigliere Morgante su gestione rifiuti: “Infondate accuse di gravi violazioni alla normativa antimafia”

AVR ha scritto una nota ufficiale in riscontro all'interrogazione con cui il Consigliere Morgante ha rilevato presunte inadempienze contrattuali da parte di AVR ai danni dell'Amministrazione Comunale e quindi dei cittadini nell'ambito della gestione integrata dei rifiuti del Comune di Villa San Giovanni. Nella nota, trasmessa il 2 aprile e rimasta al momento priva di riscontro anche in riferimento all'invito di AVR ad un incontro pubblico in cui dirimere la questione, si contestano integralmente i contenuti dell'interrogazione essendo i fatti nella stessa citati privi di fondamento e oggetto di manipolazione, con conseguente grave danno all'immagine di AVR.

Nella nota si risponde puntualmente in merito alle osservazioni mosse sulla raccolta differenziata che, contrariamente a quanto affermato da Morgante, "è stata avviata con modalità stradale come stabilita dal Capitolato. Senza considerare – dicono da AVR – che dal 1 novembre 2012, data in cui AVR ha avviato il servizio, sono state affrontate ben quattro situazioni emergenziali che, per fatti assolutamente indipendenti dall'operato dell'impresa, hanno penalizzato qualsiasi tipo di raccolta differenziata ed inficiato il raggiungimento degli obiettivi stabiliti di raccolta differenziata. Tale mancato raggiungimento, nonostante non fosse minimamente imputabile all'operato di AVR ma dovuto al pressoché costante stato di emergenza, è stato comunque sanzionato dall'Amministrazione Comunale che ha ritenuto di applicare penali sul canone del servizio, peraltro contestate dall'impresa in quanto non fondate.

Ben più offensive e ugualmente infondate – aggiungono – sono invece le accuse di "gravi violazioni alla normativa antimafia ed al codice degli appalti", accuse riportate agli organi di stampa senza alcun approfondimento. Ebbene tale violazione sarebbe consistita, secondo Morgante, nell'aver affidato a terzi il servizio di trasporto dei rifiuti. Ma Morgante non ha tenuto conto nella sua accusa che tali trasporti sono stati utilizzati in via straordinaria nei soli momenti di emergenza rifiuti, come accordo tra privati e per un valore totale inferiore a qualsiasi limite previsto dalla normativa (pari ad € 15.000,00 su un importo d'appalto di circa 3 milioni di euro), con costi interamente a carico di AVR. Si aggiunge inoltre che tali trasporti, nemmeno previsti dai documenti di gara, nulla hanno a che vedere i requisiti tecnici prescritti per l'espletamento del servizio affidato, requisiti pienamente soddisfatti da AVR.

Infine si segnala che l'Amministrazione Comunale corrisponde i canoni per il servizio svolto da AVR con un forte ritardo, una condizione al limite della sostenibilità a fronte della quale l'impresa non è mai venuta meno al proprio incarico, anche nei momenti di emergenza che hanno comportato ulteriori oneri non rimborsati.

Di fronte a tutto ciò – concludono – quali e quante ulteriori accuse e manipolazioni dovrà ancora subire immeritatamente AVR?".