Reggio, ex lavoratori Multiservizi: "Ci dissociamo dalla protesta, serve solo per fare pubblicità a un sindacato"

multiserviziRiceviamo e pubblichiamo una lettera di alcuni ex lavoratori della Multiservizi, società mista sciolta ormai da più di un anno, e per la quale si prevede un passaggio ad una società in house, con la salvaguardia di tutti i posti di lavoro. Gli ex lavoratori scrivono per dissociarsi dalla protesta che si sta svolgendo in questi giorni a Piazza Italia, secondo loro messa in opera solo per far pubblicità ad un sindacato, e a cui hanno infatti partecipato solo pochi lavoratori.

Di seguito, il testo integrale della lettera:

Buongiorno, siamo un gruppo di ex lavoratori Multiservizi. Volevamo informare voi e la cittadinanza tutta, che noi ci dissociamo da quella forma di protesta che da qualche giorno si sta svolgendo presso Piazza Italia.
Secondo noi cioè la stragrande maggioranza non ritiene che ci sia un motivo fondato per manifestare a palazzo di città, o davanti alla Prefettura con striscioni ed interviste scenografiche solo per fare della pubblicità a qualche sindacato, o a qualche poco serio personaggio di turno. Infatti come si è visto, solo un sindacato era presente e poco piu' di una dozzina di ex colleghi.
Vorremmo precisare che la causa di questa misera protesta è dovuta alla conclusione dei tre mesi di progetto formativo finanziato dalla Regione.
Si ricorda a queste persone che sono stati una persona di loro insieme al solito sindacato con manie di protagonismo a forzare la partenza di queste persone nei progetti creando cosi la frattura tra i lavoratori, quando all'origine l'accordo preso insieme ad i Commissari, era quello che nei progetti tutto il personale doveva partire tutto insieme e cioè 270.
Ricordiamo ancora a queste persone ed al sindacato che la protesta per le cinquecento euro anche se essenziali non sono vitali, e vincere la battaglia non serve a nessuno, quello che importa è vincere la guerra e cioè la garanzia di un posto di lavoro stabile, e che se si doveva fare la protesta doveva essere fatta alla Regione e non al Comune visto che i fondi devono pervenire da quell'ente,ma sicuramente per qualcuno di queste persone protestare davanti a Palazzo Campanella sarebbe come darsi la zappa sui piedi.
Si comunica inoltre che nessun servizio è stato sospeso, infatti circa 160 persone stanno svolgendo il proprio dovere all'interno dei progetti formativi senza alcun problema, vedi cimiteri, verde pubblico, e pulizia Cedir e uffici.
Infine diciamo che noi abbiamo la massima fiducia nella Commissione, che anche se con qualche piccolo ritardo burocratico sta andando avanti sulla strada intrapresa dalla Delibera D'indirizzo, ed a breve sarà affidato all'esterno l'appalto per il piano industriale delle nuove società, come da accordi presi nell'ultima riunione a palazzo S.Giorgio.