Reggio, nessuna ripresa per il turismo. A dicembre occupate camere per il 12,6%

reggiocalabria viamarinaTarda ad arrivare la ripresa della domanda turistica in provincia. E' ciò che emerge dall'analisi delle ultime elaborazioni trimestrali effettuate dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria, in collaborazione con IS.NA.R.T (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche).

In base ai più recenti dati a disposizione, relativi all'ultimo trimestre del 2013, l'occupazione mensile delle strutture ricettive della provincia ha mostrato risultati non particolarmente incoraggianti. Infatti, il tasso di assorbimento della disponibilità di camere è stato pari al 26,1% a ottobre, sceso al 21,1% a novembre e addirittura al 12,6% a dicembre (dato provvisorio), registrando un evidente ritardo rispetto alla dinamica regionale e soprattutto nazionale. Se, infatti, il trend reggino risulta superiore a quello delle altre province calabresi nel mese di ottobre (+1,5 punti percentuali), esso si posiziona al di sotto a novembre (-3,2 punti percentuali) e dicembre (-3,4 punti percentuali) e si mantiene a netta distanza dai risultati della Penisola (con oltre dieci punti percentuali di differenza) per l'intero trimestre.

In relazione all'offerta presente sul territorio, la domanda turistica sembra orientarsi soprattutto sulle fasce più economiche (1 e 2 stelle), premiando nel complesso la componente alberghiera rispetto al comparto complementare (B&B, campeggi ed altro). All'interno del quadro appena tracciato, l'analisi territoriale vede primeggiare per tutto il trimestre le strutture ricettive del capoluogo reggino rispetto a quelle ubicate nel resto della provincia, con un tasso di assorbimento dell'offerta di camere che si attesta al 40,5% a ottobre, al 34% a novembre e al 20,8% a dicembre. Seguono le strutture ubicate nelle aree costiere per quanto riguarda il mese di ottobre (con il 21,4% di camere occupate nell'area tirrenica e il 22,2% in quella ionica), mentre nei mesi di novembre e dicembre conquistano il secondo posto le strutture dell'area aspromontana (25,8% di camere occupate a novembre e 17% a dicembre).

"Anche nel terzo trimestre del 2013 si conferma il quadro tutt'altro che favorevole che emerge dai dati a nostra disposizione. Il tasso di assorbimento dell'offerta ricettiva locale appare troppo basso perché si possa prevedere a breve termine una ripresa solida e duratura del settore, nonostante si intravedano alcuni timidi segnali di rilancio sperimentati dalle strutture localizzate nel capoluogo reggino. E' significativo rilevare quanto sia purtroppo poco attrattiva la nostra provincia per i grandi flussi turistici". E' ciò che dichiara il Dr. Lucio Dattola, Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, all'uscita dei dati sui risultati del sistema ricettivo locale messi a disposizione dall'Osservatorio camerale.

E in effetti, anche le elaborazioni della Banca d'Italia sul turismo internazionale, riguardanti il numero di pernottamenti evidenziano la sofferenza delle imprese localizzate in provincia, che segnalano numeri di un terzo inferiori a quelli rilevati nel 2012. Ciò incide anche sulla spesa che risulta in controtendenza con quanto osservabile a livello nazionale (ben un miliardo di euro in più speso dai turisti stranieri che hanno visitato la Penisola nei primi dieci mesi del 2013).

"Probabilmente – continua il Presidente Dattola – la mancanza di politiche di sostegno e di marketing derivanti anche dal commissariamento dell'organo politico comunale hanno provocato un evidente vulnus al territorio reggino che, rispetto al resto della Regione, subisce un calo, confermato purtroppo dai dati del Centro studi della Banca d'Italia".