I lavoratori Lsu e Lpu si trovano a Piazza Italia, in queste ore, per protestare contro l'abbandono del loro settore da parte della politica. Più di cento lavoratori, affiancati dai sindacati, hanno sostato fino a qualche minuto fa di fronte Palazzo San Giorgio, per poi incamminarsi, in un corteo , verso la Stazione Centrale. Una volta arrivati, i lavoratori hanno occupato i binari. "La protesta è "emblematica di un disagio, di un'impossibilità di governare" dicono i lavoratori, che chiedono un Tavolo tecnico a Roma sulla propria situazione lavorativa, e la stabilizzazione del contratto di lavoro, "dopo 15 anni di sfruttamento, di lavoro nero legalizzato". La manifestazione dei lavoratori sta avendo luogo contemporaneamente a Reggio Calabria, a Cosenza e a Vibo Valentia. "E' grave – affermano i sindacati – che il Questore non ci abbia permesso di manifestare come volevamo a Villa San Giovanni, ed è altrettanto grave che dopo 15 anni i lavoratori non sappiano cosa succederà tra un mese". Gli Lsu Lpu chiedono impegno da parte di tutte le forze politiche: "Scopelliti deve dare un segnale dal punto di vista delle risorse per i lavoratori, non si spiega – concludono – perché dopo tutti questi anni non ci sia ancora una storicizzazione delle spese per la categoria". I sindacati sottolineano, in ogni caso, che la maggior parte dei lavoratori sono impiegati nei vari comuni della Calabria, e – se dovesse venire meno il loro impegno lavorativo – si creerebbe "un disastro nella pubblica amministrazione".
be.ma.