Reggio, ‘Un mondo di mondi’: “Migliaia di famiglie a basso reddito ancora senza alloggio”

"Dopo la presentazione delle domande, avvenuta nel 2005 da parte di circa 2500 famiglie, la graduatoria definitiva, che ha decretato la vittoria di 1270 nuclei familiari, è stata pubblicata sette anni più tardi, nel gennaio 2012. Un tempo infinito per le famiglie che hanno bisogno di una casa.

Ma, come se non bastasse, fino ad oggi, dopo quindici anni dalla domanda e otto anni dalla graduatoria definitiva, soltanto alle prime sette famiglie è stato assegnato un alloggio. Questa realtà non trova motivazione nella mancanza di alloggi disponibili da assegnare, ma piuttosto nelle scelte politiche che non danno priorità al diritto alla casa per le famiglie a basso reddito. Da gennaio 2012 ad ottobre 2014, l'Amministrazione Arena, né tantomeno i Commissari prefettizi, hanno assegnato alloggi ai vincitori del bando. Nei sei anni successivi, l'Amministrazione Falcomatà ha continuato su questa linea in modo anche più netto. Da settembre a novembre 2015, il Dirigente del settore Alloggi popolari del Comune, avvocato C.P.Nucera, dopo una verifica degli alloggi disponibili, trasmetteva alle prime 62 famiglie della graduatoria definitiva del bando 2005 i decreti di assegnazione con i quali si comunicava la posizione utile in graduatoria facendo presagire l' assegnazione imminente dell'alloggio. Ma nel 2016, dopo aver notificato i decreti, l'Amministrazione Comunale non ha effettuato alcuna assegnazione dichiarando alle 62 famiglie che non c'era la disponibilità di alloggi popolari disponibili da assegnare.

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"Tuttavia, mentre l'Amministrazione dichiarava ai vincitori del bando la mancanza di alloggi per l'assegnazione, incoerentemente provvedeva a deliberare, prima in Giunta e poi in Consiglio Comunale, lo storno di un finanziamento di 11 milioni di euro del Decreto Reggio che, da tempo, era destinato alla costruzione di circa 160 nuovi alloggi popolari, in gran parte da assegnare ai vincitori del bando 2005. Il Consiglio comunale decise che il diritto alla casa delle famiglie vincitrici del bando 2005 era meno importante rispetto ad altri interventi.
Il Comune ha giustificato questa scelta di palese negazione del diritto alla casa con la possibilità di far fronte alla richieste di assegnazione con gli alloggi confiscati alla 'ndrangheta. Ma lo stesso settore Erp del Comune dichiara da tempo che gli alloggi confiscati non possono essere utilizzati per le assegnazioni definitive di un bando ordinario, ma solo per le assegnazioni temporanee di emergenza abitativa. Del resto gli alloggi confiscati sono in numero talmente esiguo da non essere sufficienti neppure per le emergenze abitative.

L'Amministrazione, sostenendo di non avere alloggi disponibili per l'assegnazione, non solo ha stornato il finanziamento per nuovi alloggi ma non ha effettuato le operazioni di verifica sulla permanenza dei requisiti degli assegnatari e le conseguenti decadenze che gli consentirebbero di reperire gli alloggi da assegnare. In ogni caso, negli anni 2017 e 2018, l'Amministrazione Falcomatà sembrava aver cambiato orientamento. Assegnava gli alloggi alle prime sette famiglie della graduatoria del bando 2005. Per poi fermarsi definitivamente.

Intanto, nel mese di novembre 2018, gli Enti, riuniti nell'Osservatorio sul Disagio abitativo, hanno promosso una petizione popolare per richiedere il ripristino del finanziamento 11 milioni di euro per l'acquisto di nuovi alloggi da assegnare alle famiglie vincitrici del bando 2005, così come per le emergenze abitative ed i cambi alloggio. La petizione popolare viene firmata da oltre 500 persone e viene presentata al Comune il 18 febbraio 2019. Anche se con notevole ritardo, il Consiglio Comunale il 30 settembre 2019, valutando positivamente la petizione, ha ripristinato il finanziamento di 11 milioni del Decreto Reggio per l'acquisto di nuovi alloggi da assegnare. Nel mese di novembre 2019 l'Amministrazione ha trasmesso la delibera di Consiglio Comunale al Ministero delle infrastrutture, dal quale dipende il Decreto Reggio, per ottenere il via definitivo al finanziamento. Ma dal quel momento tutto si ferma nuovamente.

Il Ministero non risponde e non si hanno notizie dei solleciti che dovrebbe fare l'Amministrazione.
Dunque, ad oggi, dopo otto anni e mezzo dalla pubblicazione della graduatoria definitiva, solo sette delle 1.270 famiglie vincitrici del bando 2005 hanno ricevuto un alloggio. Ancora oggi assistiamo alla negazione del diritto alla casa per le persone a basso reddito".

E' quanto si legge in una nota del direttivo 'Un Mondo di Mondi', composta da Marino Antonino Giacomo, Delfino Cristina, Sgreccia Cinzia.