Abusi su una 15enne a Reggio Calabria, Marziale: “Reato turpe. Grazie a inquirenti, ma serve presa di coscienza collettiva”

"L'abuso sessuale rappresenta uno dei reati più turpi. Lascia solchi profondi, ferite mai del tutto cauterizzate. Quando poi lo si perpetua contro minorenni, diviene crimine contro l'umanità debole e indifesa". E' quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori e consente della Commissione parlamentare d'inchiesta per i fatti accaduti presso la Comunità "Il Forteto", in merito alla vicenda avvenuta a Reggio Calabria.

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"Ringrazio la Procura della Repubblica di Reggio Calabria e le Forze di Polizia, non solo per avere garantito alla giustizia un 27enne accusato di aver abusato di una quindicenne - prosegue Marzale - ma per il lavoro che in tema sviluppano senza sosta, con sensibile oculatezza e determinazione, quelle dovuta ai minori violati, purtroppo non supportato da leggi ancora oggi infarcite di attenuanti di sorta e perdonismi inopportuni".

"Ai magistrati e agli inquirenti il mio più sincero apprezzamento - conclude il presidente dell'Osservatorio - e all'opinione pubblica lo sprone ad indignarsi, perché la fase repressiva non debitamente supportata da una presa di coscienza di massa fa il gioco degli aguzzini, quand'invece l'abuso sui minori deve essere sempre meno tollerato, perché ha raggiunto punte quantitativamente esponenziali, complici quanti pur sapendo girano la testa dall'altra parte"