Confcommercio Reggio Calabria, Matà si nasconde e si aggrappa alla poltrona

mata confcommerciodi Pasquale Romano - L'ultimo Samurai. Non si sblocca, anzi assume contorni da romanzo giallo firmato Agatha Christie, la situazione all'interno di ConfCommercio Reggio Calabria. Il Presidente Gaetano Matà, sfiduciato nei fatti e nero su bianco da parte del consiglio direttivo, resta strenuamente attaccato alla poltrona.

Una vicenda paradossale che si trascina da settimane arriva adesso a lambire il grottesco. Chiesta in diverse circostanze un'Assemblea da parte del consiglio direttivo, Matà prosegue imperterrito nella partita a nascondino con se stesso. La prima mozione di sfiducia è stata proposta dai consiglieri lo scorso 23 giugno (CLICCA QUI), il 7 luglio invece è andata in onda un'altra avvincente puntata della telenovela.

In assenza di segnali di vita da parte del Presidente, come previsto dallo statuto può intervenire il Presidente del Collegio dei Revisori per convocare l'assemblea, in questa occasione avente come ordine del giorno la mozione di sfiducia di Matà. Il colpo di teatro che ha fatto da contraltare alla prevedibile assenza di quest'ultimo è stata l'impossibilità di accedere fisicamente nella sede reggina di ConfCommercio, situata in Via Zecca, chiusa senza alcun preavviso o comunicazione.

Tra lo stupore e l'imbarazzo, i presenti hanno deciso di riunirsi comunque all'esterno dei locali di Confcommercio per tenere Assemblea ed ottemperare agli obblighi previsti dallo Statuto e dalla corretta convocazione ex art.22 c.7 dello Statuto. La mozione di sfiducia nei confronti del Presidente Matà è stata approvata con parere favorevole all'unanimità da parte dei presenti componenti dell'assemblea.

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Quali le ragioni dietro le reiterate richieste di dimissioni e ufficiale mozione di sfiducia da parte del consiglio direttivo nei confronti di Matà? Da tempo era emersa l'insoddisfazione dei membri riguardante l'operato del Presidente di ConfCommercio Rc, malumori che sono decisamente aumentati nei complicati mesi dell'emergenza Covid-19. Il Presidente di ConfCommercio Rc, secondo i membri, avrebbe peccato di inoperosità invece che andare incontro alle esigenze e problematiche che imprese e commercianti hanno sofferto.

I componenti dell'Assemblea anche nel corso dell'ultima riunione (tenutasi loro malgrado 'on the road') hanno ribadito il malumore per il comportamento di Matà. Disappunto espresso anche ai microfoni de 'Il Dispaccio': "Registriamo con amarezza un costante ostruzionismo ed assolutismo del Presidente Matà nell'ostacolare un democratico confronto in Assemblea e più in generale nell'intera gestione dell'Associazione. Abbiamo inviato il documento dell'ultima assemblea alla Confcommercio Regionale Calabria ed alla Confcommercio Imprese per l'Italia Nazionale in modo da poter valutare assieme a loro l'iter più corretto per risolvere tali controversie ormai manifestate, irrevocabili ed insanabili sul cessato rapporto di fiducia verso il Presidente Matà, che ha causato, causa e causerà un immobilismo a totale scapito dell'Associazione".

Considerata l'assoluta volontà da parte dell'attuale Presidente di ConfCommercio Rc di non scendere in campo per affrontare il consiglio direttivo, la palla quindi non può che passare all'organismo regionale e nazionale, destinatari di tutta la documentazione prodotta nel corso dell'ultima assemblea. Sfiduciato all'unanimità, Matà nei fatti è decaduto dalla carica anche in base a quanto sostenuto dall'ex art.15 che recita: "La decadenza è dichiarata con delibera dell'Organo associativo collegiale di appartenenza alla prima riunione utile. A detta riunione, il componente decaduto può assistere senza diritto di voto. La decadenza dalla carica di componente di un Organo associativo monocratico di "Confcommercio-Imprese per l'Italia di Reggio Calabria Città Metropolitana" è dichiarata dall'Organo associativo che lo ha eletto o nominato".

Salvo sorprese quindi, ConfCommercio Rc è pronta ad una nuova fase ed eleggere un nuovo Presidente dopo l'imperdonabile (specie in una fase più che delicata dal punto di vista economico come quella attuale) stallo degli ultimi mesi. Basta liti inutili e unghie aggrappate alle poltrone. E' tempo di agire.