di Mariateresa Ripolo - In un limbo. Pazienti che non possono essere ricoverati nei vari reparti perché l'esito dei tamponi tarda ad arrivare da Reggio Calabria. Critica la situazione che si sta vivendo nel nosocomio della Locride, dove da più giorni medici e infermieri devono far fronte ad una condizione di stallo determinata dai ritardi che si registrano nell'acquisire i risultati dei test effettuati sui casi sospetti Covid.
Duro l'attacco da parte di Nicola Simone, segretario territoriale Uil-Fpl: «Solo due medici e due infermieri a gestire pronto soccorso e area Covid. Pazienti sospetti Covid e non solo in attesa da molte ore per essere ricoverati. Non arrivano gli esiti dei tamponi, inconcepibile. I vertici dell'Asp si assumano le proprie responsabilità».
La denuncia continua anche sui social. «Quanto sta succedendo all'Ospedale di Locri e probabilmente anche all'Ospedale di Polistena - scrive la dottoressa Filomena Zappia sul suo profilo Facebook - è allucinante. Pazienti con sospetta pancreatite o sospetto infarto, vengono trattenuti in Pronto Soccorso su una barella qualche giorno e fino a quando non arriva il risultato del Tampone da Reggio Calabria per valutare una possibile positività al Covid-19». «Questo è inammissibile in quanto tutti i pazienti - spiega - con necessità di ricovero devono essere sì controllati tramite tampone per eventuale positività al virus ma contemporaneamente vanno non solo sottoposti ad accertamenti, trattati per la patologia di ricovero subito in luoghi dedicati e come se fossero positivi. Ma l'attesa non deve andare oltre le poche ore e subito dopo i pazienti vanno smistati ai reparti di destinazione».
L'appello è rivolto ai vertici aziendali, che a fronte di un'emergenza così grave, a quanto pare non avrebbero preso le dovute precauzioni. I tamponi, infatti, dopo il prelievo possono essere analizzati, nel caso di Locri, soltanto a Reggio Calabria. Una condizione che comporta ritardi considerevoli: «È naturalmente inammissibile che i test (tamponi e test sierologici), non vengano effettuati in tutte le strutture di ricovero».
«I tamponi andrebbero eseguiti e letti in ospedale, - commenta anche il dottore Pasquale Ceratti - non inviati per lettura a 100 km di distanza nel laboratorio asp di Reggio Calabria».
E la questione sul ritardo dei risultati dei tamponi non è l'unica. Da settimane, infatti, nella Locride, gli stessi scarseggiano: «Mancano tamponi a sufficienza e il tampone non è stato eseguito come da dovere a tutti i dipendenti (classificabili a questo punto in dipendenti di serie A e di serie B). Prendere provvedimenti immediati», aggiunge il dottor Ceratti.
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