Reggio, Praticò (Garante dei detenuti): “Soddisfazione per la tempestività dei provvedimenti adottati a seguito del Coronavirus”

"Il grado di civiltà di un popolo si misura con l'attenzione e le cure che rivolge alla propria parte più debole, riconoscendola come propria e cercando di recuperarla alla funzione complessiva del corpo. Con ciò non penso al virus che attualmente imperversa in ogni parte del paese ma, a quella parte più antica che trasforma il malessere in trasgressione delle regole e per questo motivo si trova ristretta in luoghi di detenzione a meditare e fare ammenda per i propri errori. Come ufficio del Garante Metropolitano, eravamo intervenuti nei giorni scorsi, per sottolineare come per allentare le tensioni provocate dall'emergenza "coronavirus" che ha creato sommosse in alcune carceri del territorio italiano, fosse necessario fornire ai detenuti alternative ai colloqui con i familiari, aumentando il numero di telefonate e le video chiamate oltre che, valutare la possibilità per i semiliberi e per chi usufruisce dei benefici dell'art. 21 (lavoro esterno) di non rientrare in cella la sera ma, di poter dormire nel proprio domicilio fino a che l'emergenza non sarà passata. In questo la sensibilità del Tribunale di Sorveglianza e dei direttori delle carceri ha accolto, quand'anche non l'abbia preceduta, la richiesta di questo ufficio del Garante Metropolitano e di ciò rendiamo merito alla saggezza di chi ha reso possibili siffatti provvedimenti". Lo afferma in una nota Paolo Praticò, garante metropolitano dei detenuti di Reggio Calabria.

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