Lo storico cine-teatro Siracusa diventa un fast-food

reggio teatrosiracusa500di Walter Alberio - Spegnete le luci, chiudete il sipario. Per sempre. Un pezzo di storia della città di Reggio Calabria sta per essere smontato e rimontato per farne altro. Il Politeama Siracusa diventerà, infatti, un fast food. La celebre catena internazionale "Burger King" dovrebbe sbarcare in riva allo Stretto, "appropriandosi" della storica sede in stile liberty sul corso Garibaldi. Via le poltrone, dentro tavolini e friggitrici.

Mentre procedono i lavori, da qualche giorno è nata anche la pagina Facebook in vista della nuova apertura, con tanto di "coming soon...".

Non molto tempo fa, la struttura privata aveva ospitato un negozio di abbigliamento, che aveva comunque avuto vita breve.

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Il più antico cine-teatro di Reggio Calabria, luogo di rassegne culturali prestigiose, non esisterà più. Una realtà in cui hanno operato intellettuali come Renato Nicolini, il drammaturgo, l'inventore dell'Estate romana e il docente della "Mediterranea" che, insieme ad altri, tanto si era battuto per tenere vivo uno dei pochi spazi culturali rimasti, perché un immobile può essere privato, ma la sua storia è patrimonio di tutti (e tutti dovrebbero interessarsene).

"Reggio - affermava Nicolini - sarà città metropolitana se riscopre la tradizione tutta italiana della città lenta, legata all'architettura, al paesaggio, alla storia. Se scopre che l'effetto città è connesso al valore di vivere insieme, alla capacità di fare".

Come si misura la qualità della vita di una comunità? Se i giovani scappano non è solo per la mancanza cronica di lavoro, ma anche per questa continua rimozione di spazi e di ricordi. È la negazione del passato e del futuro. E questo è quanto ha da offrire Reggio Calabria (al di là della vicenda del 'Siracusa'), come a valorizzare l'assunto di un ex ministro della Repubblica: "Con la cultura non si mangia".