Celebrati i funerali di Vincenzo Cordì, l’uomo ucciso dalla moglie aiutata dall’amante e dal figlio

Cordi Vincenzo funeraledi Mariateresa Ripolo-Sono trascorsi poco più di tre mesi dall'omicidio di Vincenzo Cordì, il cameriere di Gioiosa Jonica che la sera del'11 novembre 2019 venne ucciso, bruciato ancora probabilmente vivo, dalla moglie Susanna Brescia, con la complicità dell'amante, Giuseppe Menniti, e del figlio di lei, Francesco Sfara. Nel pomeriggio di oggi – dopo una lunga indagine condotta dai Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica che ha portato nella mattinata del 3 febbraio 2020 all'arresto dei tre – sono stati celebrati nella Chiesa di San Nicola di Bari a Marina di Gioiosa Jonica i funerali del 42enne.

Tanta gente e grande commozione in un paese ancora incredulo per l'omicidio che ha scosso la Locride, «uno dei più efferati degli ultimi tempi», così come è stato definito dagli inquirenti che si sono occupati del caso. Il parroco, don Massimo Nesci, ha espresso massima vicinanza ai familiari della vittima e ha colto l'occasione per ringraziare le forze dell'ordine per il lavoro svolto. Ad accompagnare il feretro i colleghi dell'uomo.

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Diversi ancora i punti interrogativi su un caso che, come hanno affermato gli inquirenti, «rischiava di restare irrisolto» e soprattutto di essere archiviato come suicidio, la pista indicata dalla Brescia in un primo momento. Si attendono adesso i risultati dell'autopsia sul corpo dell'uomo ritrovato carbonizzato all'interno della propria auto a San Giovanni di Gerace, le analisi sui resti saranno fondamentali per chiarire ulteriormente la dinamica dell'omicidio. Per il momento sul movente non ci sarebbero novità, sicuramente a scatenare la furia omicida della donna potrebbero esserci motivi legati alla complicata relazione familiare e sentimentale tra i due. La donna ascoltata in carcere continua a proclamarsi innocente.