Reggio, pesca illegale e prodotti senza tracciabilità: sequestrati 120 chili di pesce

guardia costiera pesceNella giornata di ieri i militari della Guardia Costiera di Reggio Calabria sono stati impegnati in una complessa operazione finalizzata alla repressione di attività illegali in materia di pesca, con particolare riguardo alla:
- detenzione e vendita illegale di tonno rosso e pesce spada;
- pesca e vendita di prodotto ittico sottomisura;
- assenza totale o parziale delle informazioni obbligatorie nell'etichettatura e tracciabilità del prodotto ittico;
- utilizzo improprio di attrezzi da pesca;
- verifica delle condizioni igienico-sanitarie dei prodotti pescati e commercializzati presso i ristoranti, con l'ausilio del personale del servizio veterinario.
L'operazione, coordinata dal Reparto Operativo della Guardia Costiera reggina, è iniziata nel corso della mattinata di ieri, lungo il litorale di Reggio Calabria, dalla motovedetta della Guardia Costiera CP 558.
Durante il pattugliamento sono state accertate delle attività illegali di pesca che hanno portato al sequestro di 100 kg di pesce, tra cui 3 piccoli esemplari di pesce spada, di dimensioni notevolmente inferiori a quelle consentite dalla legge. Sono stati inoltre sequestrati gli attrezzi da pesca utilizzati per la cattura di tale prodotto. Ulteriori quattro esemplari di pesce spada sottomisura, catturati dai palangari ma ancora vivi, sono stati rilasciati in mare.
Il prodotto, che è stato giudicato idoneo al consumo umano dal Servizio Veterinario dell'ASP di Reggio Calabria, è stato donato in beneficenza.
L'operazione è proseguita nel corso della serata, nell'ambito del Piano nazionale e transnazionale per il contrasto delle attività illegali denominato "Focus 'ndrangheta", che ha visto l'intervento degli uomini della Guardia Costiera, in attività congiunta con il personale del Reparto Operativo aeronavale della Guardia di Finanza – Sezione navale di Reggio Calabria. L'attività è stata finalizzata principalmente al controllo del prodotto ittico detenuto presso le celle frigo, per la verifica del rispetto delle normative in materia di commercializzazione del prodotto a tutela dei consumatori.
L'attività ha portato al controllo di alcuni ristoranti del reggino. Dagli accertamenti sono emerse alcune irregolarità in materia di tracciabilità dei prodotti ittici detenuti nelle celle frigo e destinati alla ristorazione.

--banner--

L'attività dei militari della Guardia Costiera è concentrata affinché gli operatori del settore garantiscano il rispetto delle norme in materia di tracciabilità ed etichettatura dei prodotti della pesca, il rispetto delle taglie minime di cattura e vengano evitate frodi in commercio, quali la sostituzione di una specie di pesce pregiata con altra "sosia", avente caratteristiche organolettiche differenti e di minor valore nutritivo ed economico ovvero la vendita di pesce decongelato al posto di pesce fresco.
L'attività ha portato al sequestro di circa Kg 20 di pesce di vario genere ed alla contestazione di una sanzione amministrativa di 1.500 Euro.
La Guardia Costiera continuerà ad effettuare tale tipologia di controlli a beneficio della collettività, con l'invito di prestare la massima attenzione nell'acquisto dei prodotti ittici, privilegiando quelli che rispettano le procedure di garanzia e salubrità alimentare, evitando di comprare quelli venduti illecitamente e senza garanzie, da soggetti privi di qualsivoglia autorizzazione.
Inoltre si informa che le fattispecie di frode più ricorrenti si manifestano nei prodotti venduti in tranci o in filetti, dove il riconoscimento da parte del consumatore finale diventa un po' difficile.