Si è svolto ieri, presso l'Istituto Panella Vallauri di Reggio Calabria, un incontro finalizzato ad informare e sensibilizzare le scuole, gli operatori sanitari, i medici di famiglia, i professionisti, le famiglie, sul fenomeno del ritiro sociale volontario degli adolescenti e dei giovani; un fenomeno crescente in tutto il mondo ed anche in Italia, che non risparmia le regioni del sud e la Calabria.
Hikikomori letteralmente significa "stare in disparte" e identifica, appunto, quei giovani che, per fattori personali, familiari, per effetto delle crescenti pressioni esercitate dalla scuola, dalla famiglia, dai coetanei e dalla collettività, spesso non riconoscendosi nei nuovi modelli sociali, attuano una forma di ritiro volontario.
All'isolamento (assenza di relazioni con i coetanei, abbandono di attività ludico-ricreative, incapacità di recarsi all'esterno del proprio domicilio, inversione del ritmo sonno-veglia) si associa quasi sempre l'abbandono scolastico.
Ai lavori hanno partecipato la prof.ssa Anna Nucera, Assessore all'Istruzione della Città di Reggio Calabria, la prof.ssa Lucia Anita Nucera, Assessore alle Politiche Sociali della Città di Reggio Calabria, il dott. Fortunato Campolo, Presidente dell'Ordine degli Psicologi della Calabria e la prof.ssa Italiano in rappresentanza dell'Ufficio Scolastico Regionale, ambito territoriale di Reggio Calabria.
E' intervenuto il Dott. Ignazio Ardizzone Neuropsichiatra Infantile del Policlinico Umberto 1 di Roma, responsabile, tra l'altro, del progetto "Isole" per la presa in carico di ragazze e ragazzi in ritiro sociale volontario presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". La sua relazione ha consentito di avere un quadro di riferimento del problema, dalle cause alle conseguenze, fino a possibili modelli di presa in carico funzionali ad aiutare i ragazzi a recuperare la fiducia nella società nonché a riscoprire il piacere di relazionarsi con gli altri, uscendo dalle proprie stanze.
L'incontro ha visto poi la partecipazione del Prof. Guido Dell'Acqua del MIUR Direzione Generale per lo studente, l'integrazione e la partecipazione, che ha fornito indicazioni sulle modalità di approccio alla problematica che dovrebbero mettere in atto le scuole, evidenziando che presso il Ministero è stato istituito un apposito tavolo tecnico che si propone di stilare delle vere e proprie linee guida sul tema del ritiro sociale volontario.
Si è svolta quindi una tavola rotonda su esperienze ed iniziative possibili e già in essere, rivolti ai giovani hokikomori.
Sono intervenuti: l'Ing. Elena Carolei Presidente dell'associazione Hikikomori Italia genitori Onlus, unica associazione al momento attiva sul territorio nazionale, che nasce da una community di circa 2000 genitori, con l'obiettivo di sostenere le famiglie e sensibilizzare le istituzioni e l'opinione pubblica su tale problematica; la dott.ssa Maria Grazia Marcianò, responsabile del servizio minori, giovani e famiglie del Comune di Reggio Calabria, che ha riportato una valutazione sulla presenza del ritiro sociale volontario nella realtà reggina.
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Infine, sono stati presentati due progetti sperimentali e in corso di svolgimento nella Città di Reggio Calabria: il progetto Adulto Amico, presentato dalla dott.ssa Marianna La Serra psicoterapeuta della coop. Libero Nocera e referente dell'associazione Hikikomori Italia, finalizzato ad affiancare, con figure appositamente formate, i giovani ritirati per facilitare il recupero della loro capacità relazionale; il progetto presentato dalla professoressa Teresa Crupi e avviato dall'istituto Panella Vallauri, della scuola on line, che sta riportando tra i banchi alcuni ragazzi già in ritiro sociale.