Test su comportamento diga del Menta in caso di sisma, ottimi i risultati ottenuti

Il comportamento della diga del Menta sotto l'azione di eventi sismici rilevanti, e' stato esaminato da 13 centri di ricerca e studi di progettazione internazionali. I risultati sono stati illustrati nel corso del benchmark workshop internazionale al Politecnico di Milano - promosso dal Comitato Tecnico ICOLD (International Committee on Large Dams) che si occupa della tematica della modellazione numerica applicata alle dighe. Lo rende noto la Sorical. "Il tema riguardante la diga del Menta, a giudizio degli organizzatori - e' scritto in una nota - riveste un rilievo particolare in quanto si tratta di una grande opera in rockfill tra le piu' alte d'Europa realizzata in un'area ad elevata sismicita'. Ai vari partecipanti al benchmark e' stato proposto il tema della valutazione del comportamento della diga a fronte di azioni associate alle caratteristiche sismiche del territorio calabrese. I risultati forniti dai diversi partecipanti provenienti da centri di ricerca di molti paesi tra cui Cina, Russia, Usa, Francia, Norvegia, Austria, Svizzera e Italia, adottando diverse metodologie di calcolo, hanno consentito di consolidare il livello di confidenza dei progettisti e del gestore della diga Sorical, sull'ottimo comportamento atteso dell'opera a fronte anche di eventi sismici rilevanti". "Sorical - afferma l'ing Sergio De Marco, direttore dell'area operativa della Sorical - e' stata ben felice di portare la diga del Menta all'analisi del benchmark cosi' da avere in primo luogo una validazione dei risultati dei propri studi ed aumentare poi il livello di conoscenza sul comportamento della nostra diga che sara' di grande utilita' nella gestione e nel monitoraggio negli anni che verranno".

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Per il professore Giacomo Russo dell'Universita' Federico II di Napoli, coordinatore del gruppo di studio, "il comportamento sismico delle dighe interessa molto la comunita' scientifica internazionale. Un aspetto importante emerso dall'esame dei risultati - aggiunge - e' la limitata dispersione dei valori relativi ai parametri rilevanti del comportamento della diga (spostamenti orizzontali e verticali del rilevato, stato tensionale post-sisma). L'entita' degli stessi parametri e' risultata compatibile con lo stato di esercizio della diga, ad evidenziare che sollecitazioni e spostamenti indotti dal sisma non ne compromettono la sicurezza sia dal punto di vista statico sia idraulico". Per la professoressa Manuela Cecconi, dell'Universita' di Perugia, "i gruppi di ricerca che hanno proposto le loro soluzioni si sono basati assunzioni di metodi di calcolo diversi, modelli costitutivi del terreno diversi e nonostante questo il quadro che emerge e' davvero consistente con un buon comportamento di questa opera importantissima per il Sud Italia". ICOLD, dai primi anni '90, raduna specialisti di tutto il mondo per la valutazione comparativa delle metodologie di calcolo innovative applicate a queste grandi opere dell'ingegneria idraulica. Il Comitato, attualmente coordinato dall'ing. Guido Mazza', promuove eventi molto tecnici e tra questi occupano una posizione rilevante il settore delle dighe con riferimento all'idrologia, all'idraulica, alla geotecnica, alla caratterizzazione e impiego dei materiali, alle tecnologie costruttive, fino agli aspetti finanziari senza dimenticare le problematiche ambientali. "L'impiego di metodologie di calcolo affidabili, tanto nella progettazione di nuove opere, quanto nella verifica delle dighe esistenti - spiega Mazza' - gioca un ruolo essenziale per garantire la sicurezza di queste strutture".