Ospedale di Locri, Partito Comunista: “No a ridimensionamento nosocomio, neo ministro inverta tendenza negativa”

"La notizia, poco fa diramata dagli organi di stampa, circa un nuovo ridimensionamento dell'Ospedale di Locri, altro non rappresenta che una vergognosa mancanza di strategia gestionale da parte della Commissione Straordinaria che amministra l'Asp. Riteniamo inadeguata la scelta di ridimensionare l'unico nosocomio rimasto attivo sulla fascia jonica della provincia reggina solo per carenza di personale medico. Ciò vuol dire non volersi occupare della risoluzione delle criticità e di non tenere conto delle esigenze dei cittadini. Riteniamo infatti che si sarebbe dovuto intervenire inviando nuovi medici, ma non solo sulla carta per poi dirottare il personale altrove! Serve urgentemente un potenziamento fattivo della pianta organica! Riteniamo, quindi, scellerata l'opzione, in atto da tempo, per cui i pazienti di ortopedia, ma a volte anche di altri reparti, vengono dirottati su altri ospedali! E se questa opzione, oggi ufficializzata dall'Asp, è dichiarata temporanea, noi non ci fidiamo, perché ormai da tempo si gioca sulla pelle degli ammalati! Augurandoci che il nuovo Ministro alla Sanità voglia dare un'inversione di rotta al sistema di gestione sanitario in Calabria e che i Commissari vogliano iniziare ad occuparsi realmente dei problemi che attanagliano il settore, i comunisti si impegnano a sostenere qualsiasi battaglia per la difesa del diritto alla salute dei cittadini che, come assistiamo ormai da tempo, viene purtroppo calpestato quotidianamente". E' quanto si legge in una nota del coordinamento provinciale del Partito Comunista di Reggio Calabria.

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