Aeroporto Reggio, Giordano (PRI): “Chiusura scalo? Proposta indegna”

"Qualche giorno fa, il segretario generale UIL Calabria, Santo Biondo, ha divulgato un comunicato su un noto quotidiano lanciando un'idea: fare un aeroporto unico a Lamezia e lasciare l'attuale spazio a Hitachi per creare nuovi capannoni e, secondo il segretario, nuova occupazione. Mi piacerebbe conoscere la commissione tecnica della UIL, ammesso che ne abbia una, che è stata capace di lanciare una così indegna proposta, non appartenente al mondo sindacale, capace di affossare definitivamente la vocazione turistica naturale della città di Reggio. Come si può far credere ai cittadini che la chiusura di un'infrastruttura così importante quale l'aeroporto, a favore di magazzini, possa far crescere l'occupazione? Come se il territorio non offrisse abbastanza spazi per creare centri di stoccaggio. Al Segretario Biondo va ricordato che l'Aeroporto dello Stretto, così come il nome e la scritta a caratteri cubitali all'ingresso suggeriscono, è lo scalo di due Città Metropolitane, Reggio Calabra e Messina. Come più volte hanno sostenuto i repubblicani, lo sviluppo delle Città non può prescindere dalla presenza di un aeroporto che va implementato, altro che chiuso! Per un sindacalista, sarebbe stato più serio chiedere a SACAL un piano industriale per lo scalo, ancora oggi assente nonostante gli impegni dei rappresentanti reggini in Parlamento".

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"Se l'articolo non fosse a firma del Segretario UIL, avrei giurato che solo il Presidente della Regione, Mario Oliverio, sarebbe potuto essere il mentore di questa "geniale" idea, principale attore che ha avuto la capacità di abbandonare Reggio Calabria al suo destino, accompagnandola verso il baratro per faziosi campanilismi politici e territoriali. È evidente che sono stati proprio i nostri amministratori regionali a non voler vedere decollare l'aeroporto. Sarebbe opportuno, a questo punto, sapere se anche i dirigenti della UIL di Reggio Calabria vogliono la chiusura del Tito Minniti al pari del loro segretario generale Biondo". Lo afferma, in una nota, Demetrio Giordano del Partito Repubblicano Italiano.