"L' Associazione Nazionale Pedagogisti ed Educatori Italiani sezione APEI Calabria intende chiedere, anche attraverso la partecipazione in Commissione 'trattante' l'argomento, chiarimenti in merito al nuovo bando cosi come definito da questa Amministrazione "Rivoluzionario" (senza voler scomodare il pensiero pedagogico di Makarenko), in merito alla questione degli Assistenti Educativi del comune di Reggio Calabria. APEI Calabria nella persona del dott. Giovanni Gangemi, in rappresentanza degli interessi dei professionisti dell'educazione dei servizi pubblici e privati della Calabria, ai sensi della Legge 4/2013, e in qualità di associazione maggiormente rappresentativa dei Pedagogisti e degli Educatori professionali socio-pedagogici in Italia, tiene a ricordare che l'autonomia e comunicazione rientrano tra le funzioni educative, adesso di esclusiva competenza di Educatori e Pedagogisti (Legge 205/2017 commi 594-601 e della Legge 145/2018 comma 517). e che la Legge quadro n. 104 del 1992, all'art. 13, menziona l'intervento di "figure specialistiche" che completano l'attività di integrazione dell'alunno disabile nella scuola. Poiché le funzioni educative al tempo della Legge 104 non erano ancora normative, sia i Comuni che le Province continuano a stabilire criteri vari di selezione per formare le Short List varie senza attribuire un punteggio e senza garantire una graduatoria di merito, come succede a Reggio Calabria e non solo, per individuare figure idonee a svolgere tale funzione".
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"Con l'entrata in vigore della Legge 205/17 e qui chiediamo che questa Amministrazione recepisca la legge, che riserva l'ambito educativo e formativo (sia scolastico che extrascolastico) agli educatori professionali socio pedagogici e ai pedagogisti.
APEI Calabria chiede di arrivare ad una soluzione comune e definitiva riguardanti l' annosa problematica degli Assistenti Educativi che oramai si perpetua da anni, in considerazione del fatto che l' inizio del nuovo anno scolastico e oramai "quasi" alle porte, chiediamo, che siano salvaguardati la qualità del servizio, che vengano date garanzie in termini contrattuali come in ogni paese civile ( ricordando ancora ad oggi non sono state del tutto soddisfatte) e le modalità di reclutamento della figura specialistica. Nel pieno rispetto delle regole e della trasparenza. Il tutto per il supremo interesse degli alunni...delle famiglie e della nostra comunità educante". E' quanto si legge in una nota della referente di Apei Calabria, Giovanni Gangemi, componente privato presso la Corte d' Appello di Reggio Calabria sezione minorenni.