Un russo complice della fuga del boss Rocco Morabito?

MORABITO ROCCO ATTUALELa polizia uruguayana sta indagando sui legami finanziari tra Rocco Morabito e il cittadino russo sospettato di avere aiutato il boss della 'ndrangheta e altri tre detenuti ad evadere dal carcere 'Central' di Montevideo nella notte tra il 23 e il 24 giugno. L'uomo, 59 anni, è stato fermato mercoledì 10 luglio in una pizzeria di Punta Carretas, a Montevideo, e il giorno successivo accusato di avere favorito la fuga di Morabito e degli altri tre evasi. Secondo quanto riportato dai media uruguayani, durante l'udienza di convalida dell'arresto, il pubblico ministero Ricardo Lackner ha riferito al giudice Blanca Rieiro che è in corso un'indagine anche sui beni dei quali risulterebbe titolare il cittadino russo e che non sarebbero giustificabili in base ai proventi della sua attività commerciale. A destare sospetti è la stessa pizzeria, Eatalian Style, che risulta di proprietà del cittadino russo, dotata di un forno del valore di decine di migliaia di dollari, importato dall'Italia.

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Durante il raid del 10 luglio, la polizia ha sequestrato decine di telefoni cellulari e un computer, contenenti informazioni sulle attività finanziarie del cittadino russo e di altri due stranieri, un italiano e una donna russa. Questi ultimi due sono stati fermati lo stesso giorno e poi rilasciati perché al momento risulterebbero estranei alla fuga di Morabito. La polizia, riportano i media uruguayani, sta verificando se tra il cittadino russo e il boss della 'ndrangheta siano esistiti in passato legami di natura finanziaria per attività di facciata, che in realtà servivano a coprire il vero business del traffico di droga tra il Sudamerica e l'Italia. In base alle indagini effettuate, la polizia ha stabilito che dopo la fuga, Morabito e gli altri tre evasi hanno raggiunto in taxi la pizzeria Eatalian Style. Da qui, secondo quanto verificato dalle telecamere di sorveglianza poste sull'autostrada, il russo proprietario del ristorante ha accompagnato il boss della 'ndrangheta fino al dipartimento di Lavalleja. Gli altri tre evasi insieme a Morabito, Leonardo Abel Sinopoli Azcoaga, Sebastian Acosta Gonzalez e Bruno Ezequiel Diaz, sono stati tutti nuovamente catturati dalla polizia.