Software-spia, Dieni (Copasir): "Possibile deviazione istituzionale, fare chiarezza"

«È necessario fare subito chiarezza sulle rivelazioni apparse su L'Espresso e sul Fatto Quotidiano circa il possibile utilizzo, da parte di qualche servizio segreto italiano, di intercettazioni telefoniche illegali. Se le notizie dovessero trovare concretezza, ci troveremmo di fronte a una deviazione istituzionale rispetto alla quale il precedente governo dovrebbe fornire le necessarie spiegazioni». Lo dichiara la deputata reggina del Movimento 5 Stelle e segretario del Copasir Federica Dieni.

--banner--

«La Procura di Roma – spiega ancora Dieni – sta cercando di ricostruire le condizioni e i limiti del contratto sperimentale tra l'Aise, i servizi segreti esteri e la E-surv, la società che produce il software per le intercettazioni Exodus, i cui vertici sono finiti agli arresti nell'ambito di una inchiesta della Procura di Napoli con l'accusa, tra l'altro, di intercettazioni illegali. L'indagine avviata dalla magistratura romana, secondo quanto riferito dalla stampa, riguarderebbe proprio i servizi segreti, allo scopo di capire in che modo l'Aise abbia utilizzato il software-spia. Il Copasir, di cui faccio parte, è già stato allertato e avrà il compito di approfondire la questione al più presto».