Cdm a Reggio, sit-in davanti alla Prefettura: Conte incontra i manifestanti

cdm piazzaUn corposo sit-in di manifestanti ha atteso alla Prefettura di Reggio Calabria l'arrivo del premier Giuseppe Conte e dei ministri per il consiglio dei ministri. Diverse le sigle presenti, dalla Cgil alla Cisl e alla Uil , dai precari del Vigili del Fuoco agli Lsu dei servizi psichiatrici regionali. E, all'arrivo del ministro dell'interno Matteo Salvini diversi sono stati i fischi al suo indirizzo. Conte, arrivando alla Prefettura e' entrato nell'area riservata alla protesta e si e' intrattenuto a parlare con alcuni manifestanti.

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Ha ascoltato le istanze degli Lsu, che chiedono la stabilizzazione, mentre ai Vigili del Fuoco ha detto che avrebbe riferito il loro tema - anche in questo caso, la stabilizzazione dei precari - al ministro Salvini, che ha competenza sulla materia. "Conoscere i problemi del territorio e' la prima ragione per poter intervenire. E' la ragione per cui ho voluto un Cdm qui", ha sottolineato il premier ad un altro gruppo a di manifestanti. Presente, non lontano dal sit-in, anche un piccolo gruppo di sostenitori - con tanto di bandiera - del M5S. Gli attivisti hanno piu' volte difeso il governo innescando un secco botta e risposta con gli altri manifestanti.

"Oggi siamo qui non per risolvere tutti i problemi, che sarebbe velleitario, sarebbe una presa in giro e sarebbe impossibile. Ma non siamo qui neppure per una mera passerella", ha poi detto il presidente del Consiglio, parlando con alcuni cittadini.

Conte, in particolare, si e' soffermato a discutere con un lavoratore ex Lsu-Lpu della Calabria, che ha prospettato al premier la sua preoccupazione per il futuro: "Sono 25 anni che lavoriamo praticamente gratis, ogni anno dal governo arrivano 50 milioni ma - ha rimarcato l'uomo - non bastano per 4500 persone, a ottobre tra l'altro ci scade il contratto e rischiamo di andare tutti a casa e puo' immaginare cosa succede".

Il premier ha risposto: "Devo dire la verita', questa questione e' oggettivamente difficile, siete 4.454 persone, bisogna riconoscerlo... ma qualcuno ha fatto domanda di reddito di cittadinanza?". Il precario ha risposto spiegando che "non possiamo fare la domanda per il reddito di cittadinanza perche' abbiamo un contratto a tempo determinato", con il premier che a sua volta ha chiosato: "Ah, giustamente, vediamo". In generale, sollecitato da altri cittadini, il presidente del Consiglio ha infine detto: "Oggi siamo qui non per risolvere tutti i problemi, che sarebbe velleitario, sarebbe una presa in giro e sarebbe impossibile. Ma non siamo qui neppure per una mera passerella. Soprattutto, siamo qui per conoscere i problemi del territorio, che e' la prima cosa per poter intervenire, la ragione per cui - ha concluso Conte - ho voluto anche un Consiglio dei ministri qui. Quello su cui oggi sicuramente siamo concentrati sono gia' misure concrete per la sanita' calabrese".