Reggio, la Cisl: “San Ferdinando senza pace, un altro incendio della morte. Garantire prevenzione e sicurezza’

"Assistiamo ancora una volta, attoniti, al grido di dolore che proviene da San Ferdinando. L'ennesimo incendio, stavolta nella nuova tendopoli, ha 'bruciato' un'altra vita. Aspettando le valutazioni del caso, per capire cause e sviluppi di una tragedia che non sembra trovare fine, restiamo sgomenti nel dover registrare la quarta morte nel giro di un anno e mezzo. In queste circostanze, la cautela dialettica è d' obbligo, ma non sbaglieremmo a definirla una mattanza. Dovuta al fuoco? dovuta al dolo? dovuta all' imperizia? Dovuta alla sicurezza? non si sa...eppure più volte - come Cisl - abbiamo denunciato lo stato di precarietà nel quale, per fare uno ma significativo esempio, deve esercitare il proprio dovere di assistenza e soccorso, il corpo dei Vigili del Fuoco. Solo ieri attraverso una conferenza stampa, le federazioni sindacali dei VV FF,hanno posto al centro dell'attenzione mediatica ed istituzionale, tutte le criticità della loro missione. Salvano vite e sono custodi della sicurezza e dell'incolumità dei cittadini e svolgono con abnegazione e professionalità il loro dovere nonostante le mille difficoltà interne al loro settore in questo territorio metropolitano.

--banner--

La tendopoli che insiste su un 'area con finalità di investimenti produttivi' dovrà dunque essere sostituita, nel brevissimo tempo, da abitazioni stabili e normali; dunque i migranti dovranno essere accolti nel territorio e sulla base di un piano di sviluppo adeguato alle esigenze di sicurezza ed integrazione.

Aggiungiamo, che la piaga tendopoli, potrebbe essere superata con la proposta lanciata mesi fa dalla FAI, dalla CISL e dalle associazioni datoriali, di istituire dei moduli abitativi all' interno delle aziende agricole, in modo tale da favorire - sin da subito - la concretizzazionedelle proposte di accoglienza diffusa rilanciate dal tavolo prefettizio; e al contempo,sosteniamo quanto sia improcrastinabile incoraggiare piani di rilancio collegati al tessuto economico e commerciale dell' area della Piana di Gioia Tauro, proprio per facilitare un percorso di integrazione ed emancipazione socio- occupazionale. Invece oggi, ancora una volta, siamo costretti a piangere la fine di una vita". Lo affermano Rosi Perrone (Segretario Generale UST Cisl RC), Romolo Piscioneri (Fai RC) e Giuseppe Roda (Fns - Cisl RC).