Reggio, “Le Ninfe della Tammorra”: il 23 marzo sound partenopeo al “Miramare”

Guarda alla musica popolare napoletana l'Horcynus Festival Metamorfosi, con due esempi agli antipodi del genere e della cultura musicale probabilmente più metamorfica e conosciuta d'Italia, da sempre in continua, vitale, elaborazione.Sabato alle ore 21:00 il Miramaresi accende conil concerto di Serena Della Monica - Le Ninfe della Tammorra, che portano sullo Stretto il loro Femmene Tour (ticket 5€, prevendita al Cilea); domenica 31 marzo alle ore 21:00 al Teatro Cilea, il reading - concerto "Bestemmia d'amore" di Enzo Avitabile e Pippo Delbono (ticket 10€).

Serena Della Monica e Le Ninfe della Tammorra sono un esempio tutto al femminile di una ricerca profondamente inserita nellatradizione musicale popolare partenopea, che cerca di contaminarsi con il sound contemporaneo. Le varie tournee hanno visto la band esibirsi nelle più belle piazze d'Italia e come rappresentante della musica folk italiana in vari festival internazionali, nascono dalla necessità di raccontare e rendere attuale l'antica cultura popolare campana e del Sud Italia attraverso un uso efficace del linguaggio musicale e del teatro-danza, evocando le sonorità mediterranee unite ai ritmi urbani della musica moderna."Femmene", il loro ultimo lavoro discografico, mira a traghettare il folkverso le forme della pop music, alla ricerca di un connubio di world music e world dance.

"Bestemmia d'amore" è una tappa del viaggio artistico di Enzo Avitabile (voce, arpina, tamburo e sax sopranino) e Pippo Delbono (voce recitante e canto). Il primo è un artista unico nella sua capacità di coniugare blues, jazz, funky, rock con classico, barocco, tradizione popolarenapoletana per arrivare, poi, ad una musica sua, originale e unica;il secondo è un attore e regista che sa dare un peso alle parole. Ad affiancarli sul palco Gianluigi Di Fenza (alla chitarra napoletana) e Carlo Avitabile (ai tamburi) in un concerto dove le parole diventano musica, per parlare di questo tempo volgare e sacro, nero e luminoso, duro e dolce. Per parlare ancora dell'amore bestemmiato, ferito, affogato, ucciso, rinato, ucciso ancora, ancora vivo. Un canto che abbandona l'obbligo dello stile per approdare a un esempio di musica totale.

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L'Horcynus Festival Metamorfosi(evento a cura della Fondazione Horcynus Orca, in collaborazione con Fondazione di Comunità di Messina, Fondazione con il Sud e Cineclub Internazionale Distribuzione, con il finanziamento del PAC Offerta culturale Azione 1 Tipologia B - Annualità 2018) continua fino al 4 aprile nella sala delle ex prigioni del Castello Aragonese (Torrione Sud, ingresso di fronte alla Chiesa degli Ottimati) con l'installazione "Casalaina – Primo movimento: prologo del grillo" di Emilio Isgrò, a cura di Marco Bazzini, visitabile tutti giorni gratuitamente fino al 4 aprile (lunedì chiuso).Martedì, invece, all'Auditorium Zanotti Bianco (ex Cipresseto) va in scena "Le stanze di Ulrike" di e con con Silvia Ajelli, regia di Rosario Tedesco, produzione Teatro Biondo Palermo con Orestiadi Gibellina (ingresso 5€); da mercoledì a venerdì al Cineteatro Metropolitano proiezione di film e documentari (ingresso gratuito).