Traffico di esseri umani, 7 arresti nel Modenese: c'è anche 45enne di origini reggine

In un bar alle porte di Carpi, in provincia di Modena, c'era il quartier generale di una presunta associazione a delinquere dedita al traffico di esseri umani in Italia, ma anche all'estero. E' quanto hanno scoperto i carabinieri della compagnia carpigiana, dando esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare, richiesta dalla procura di Bologna ed emessa dal tribunale, i cui destinatari sono stati tre italiani (un 45enne nato in provincia di Reggio Calabria, il gestore del bar, un 48enne della provincia di Foggia, un 33 di Matera, tutti residenti a Carpi), due cittadini turchi di 49 e 54 anni e un 23enne di origine colombiana. Alle prime luci dell'alba una quarantina di militari, supportati anche dagli elicotteri del nucleo carabinieri di Forli', ha portato a termine la vasta e complessa operazione che ha condotto gli inquirenti anche all'arresto di un albanese per droga, mentre sono state rinvenute armi clandestine.

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Le indagini, durate oltre sei mesi, hanno appurato che il sodalizio era in grado di arrivare illegalmente nel nostro Paese, ma anche nel resto d'Europa, cittadini turchi non in regola. Gli stranieri venivano portati in Italia dietro il pagamento di somme comprese tra i tremila ed i cinquemila euro a persona per giungere in Italia, prezzi che salivano quando le destinazioni diventavano l'Austria, la Germania e la Slovenia. Una dozzina almeno i viaggi che l'associazione a delinquere sarebbe riuscita ad organizzare tra l'agosto dello scorso anno e febbraio, facendo arrivare, prevalentemente dalla Turchia, una trentina di persone. Una volta arrivati, scattava la richiesta di asilo politico. Il 45enne calabrese e' ritenuto la figura di vertice del gruppo e l'organizzatore dei viaggi (tra le imputazioni si parla di illegale ingresso e trasporto di cittadini stranieri nel territorio nazionale e nel resto d'Europa), mentre al 39enne turco sarebbe spettato il compito di selezionare le persone da far arrivare in Italia con l'utilizzo di documenti falsi. La rotta era Turchia-Grecia-Italia e infatti l'operazione si e' svolta in collaborazione con la polizia greca che nell'ottobre scorso ha messo le manette ai polsi di uno degli autisti, il 23enne di origini colombiane. Numerose le intercettazioni che testimoniano i viaggi fatti prima in auto e poi in nave per raggiungere il territorio italiano insieme agli stranieri non in regola.