"A me sembra che non solo il Comune di Reggio Calabria abbia difficolta' finanziarie. A me sembra che tutti quanti gli enti locali meridionali e calabresi dovrebbero, posto che noi dobbiamo sempre attenerci ad un solidarismo fra italiani che e' un dovere inderogabile, lavorare al meglio". Lo ha detto il presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra intervenendo a margine di un'iniziativa sul tema "#ioNoNdrangheta". La manifestazione, svoltosi all'Auditorium "Nicola Calipari" del Consiglio regionale della Calabria ha visto la partecipazione del presidente della Commissione regionale contro la 'Ndrangheta Arturo Bova, di rappresentanti di enti locali, associazioni di categoria e professionali "Siamo in un territorio, ad esempio - ha detto ancora Morra - in cui e' stata sciolta per infiltrazioni mafiose pure l'Azienda sanitaria provinciale e per la seconda volta. Di cinque Aziende sanitarie sciolte per infiltrazioni mafiose tutte e cinque sono calabresi. E questo e' forse un primato di cui non esser orgogliosi. Ma se noi decidiamo che non si debba combattere questa battaglia, perche' la devono combattere gli altri?". "Ogni comunita' - ha sostenuto ancora il presidente della Commissione parlamentare antimafia - deve assumersi le responsabilita' dei propri voti. Qui si e' votato una classe dirigente che ha spolpato tutto quello che era possibile spolpare, e adesso mi domando: e' corretto far pagare ai trevigiani, oppure ai nisseni, le responsabilita' dei reggini? I reggini sono stati derubati da persone cui loro stessi hanno dato le chiavi di casa consentendo loro di rubare tutto. I soldi scompaiono diventando patrimoni, in partecipazioni azionarie, automobili, ville. Io sapevo che da Reggio Calabria si andasse spesso a Malta. Non capisco perche', adesso, bisogna chiedere i soldi agli altri. Quand'e' che il principio di responsabilita' diventa un principio effettivamente di orientamento nell'azione civile e pubblica del cittadino meridionale e italiano? Quando votiamo esercitiamo un diritto enorme che spesso svendiamo. Forse votare e' qualcosa che impegna un pochino di piu' la responsabilita' di tutti quanti noi".
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"La 'ndrangheta e' certamente un fenomeno complesso, pero' oggi siamo qui per far comprendere alla societa' reggina in particolare, che se la 'Ndrangheta la si combatte si puo' ritornare a sperare in una Calabria in cui sia possibile rimanere. Se non la si combatte bisogna accettare l'idea che prima o poi i nostri giovani, piu' prima che poi, facciano il trolley, non la classica valigia come una volta, per andare altrove". "Avendo permesso a queste dinamiche, a queste logiche, a questi signori, di prendere il sopravvento - ha detto ancora Morra - chi vuole crescere nel rispetto delle regole della Costituzione repubblicana e dell'onesta, qui non ha diritto di cittadinanza. E' la reazione deve venire dalla societa' civile. Lo dicevano i magistrati Falcone e Borsellino, non lo dice Nicola Morra. Pero' la loro lezione era questa".