Tripodi (Art.1-Mdp): "Dissesto frutto dei bilanci del 'modello Reggio'. Il centrodestra ora chieda scusa alla città"

"Nonostante i tentativi del centrodestra di mascherare le sue responsabilità, in città è chiaro a tutti ormai che l'attuale crisi finanziaria del Comune di Reggio, dovuta alla sentenza della Corte costituzionale che ha reso inefficaci le misure introdotte per la sostenibilità del piano di rientro dei Commissari, è il frutto dell'infausta stagione di governo del centrodestra cittadino, che ha provocato in poco più di un decennio, centinaia di milioni di debiti, determinando danni incalcolabili non solo per le casse comunali, ma soprattutto per le tasche dei cittadini". Ad affermarlo è Alex Tripodi della Segreteria Nazionale del Movimento Giovanile della Sinistra e Segretario Provinciale di Articolo Uno-Mdp Reggio Calabria.

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"D'altronde che quei bilanci fossero scritti a matita, o tutt'al più con l'inchiostro simpatico o con la penna cancellabile, non siamo certo noi a sostenerlo. A certificarlo ci sono decine di atti ufficiali tra i quali, giusto per fare un esempio, la relazione del ministero dell'economia e delle finanze, intervenuta all'atto dello scioglimento del Comune, quando Reggio è stata messa alla berlina all'opinione pubblica nazionale ed internazionale come una sorta di Repubblica delle banane. O come non citare gli atti del processo che ha certificato la condanna definitiva del primo protagonista di quella stagione, Giuseppe Scopelliti, e di un intero nefasto modello amministrativo nel quale, citando testualmente, "i bilanci erano frutto di artifici contabili e di falsità perché non rappresentavano quello che c'era nella realtà. Tutti ne erano consapevoli e i revisori dei conti hanno sistematicamente omesso di dire la verità. Due primati ha questo Comune: dissesto finanziario e infiltrazione mafiosa".

"Che il centrodestra reggino oggi, dimostrando un atteggiamento di assoluta irresponsabilità, voglia tentare di cancellare quelle sentenze, scritte nero su bianco, provando a scrollarsi le responsabilità storiche di questa paradossale situazione, è una circostanza che ci lascia sinceramente attoniti. Invece di inveire con vuoti comunicati stampa, i consiglieri della minoranza dovrebbero semplicemente tacere, o al massimo aprir bocca per chiedere scusa, perchè non ci risulta che lo abbiano mai fatto, a tutti i cittadini di Reggio Calabria, per gli enormi danni che la loro parte politica ha prodotto al passato, al presente e al futuro della nostra città".