Borbotti (Reggionamenti): "Dissesto? Valutare rischi per personale"

"I partiti ed i soggetti politici che accolgono con toni saccenti e talvolta appagati l'ipotesi della dichiarazione di dissesto municipale non valutano le ricadute negative che si determineranno anche sui dipendenti del Comune, in quanto l'Ente locale è obbligato a rideterminare la dotazione organica dell'ente dissestato, dichiarando eventuali eccedenze del personale in soprannumero rispetto ad alcuni rapporti dipendenti-popolazione."
Lo afferma il Presidente dell'Associazione "Reggionamenti", Augusto Borbotti, che aggiunge: "in tale evenienza anche i precari risulterebbero in sofferenza in quanto la spesa per il personale a tempo determinato deve essere ridotta a non oltre il 50 per cento della spesa media sostenuta a tale titolo per l'ultimo triennio antecedente l'anno cui l'ipotesi si riferisce".

--banner--

"Va inoltre evidenziato – continua Borbotti – che la casistica registra sempre complessità e ritardi sul pagamento degli stipendi del personale, anche se non dovrebbe assolutamente divenire difficoltoso per l'Ente dissestato garantire gli emolumenti, essendo il capitolo disciplinato dal D.lgs. 118/2011, ed essendo una voce di bilancio certa ed imprescindibile.
Ciononostante, conclude il Presidente di "Reggionamenti", Augusto Borbotti, le cronache sui comuni dissestati non appaiono liete riguardo il personale (anche in termini di progressioni interne nelle aree e di conquiste contrattuali), cosicché sarebbe auspicabile che vi sia, in previsione, l'accensione di quella "mutualità istituzionale" che, nella Regione Sicilia, ha determinato il Presidente Musumeci ad accollarsi l'onere di otto milioni di euro per gli emolumenti dei dipendenti del Comune dissestato di Catania.
Su queste (eventuali) determinazioni, di carattere politico, si misurerà l'attenzione del PD Regionale per la Città Metropolitana."