Sciolta per infiltrazioni mafiose l’Asp di Reggio, Viscomi (Pd): “La storia si ripete. Serve grande alleanza tra medici e cittadini”

"L'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria e' stata commissariata per infiltrazioni mafiose. Fa male dirlo, ma e' una storia che si ripete: Taurianova e Reggio Calabria nel 1987, ma allora c'erano ancora le Usl; Locri, nel 2006, 14 giorni dopo l'omicidio Fortugno; 19 marzo 2008 l'Asp di Reggio Calabria; e Vibo Valentia, il 23 dicembre del 2010". Lo scrive il deputato del Pd Antonio Viscomi sul suo profilo facebook. "Per favore - prosegue - non giriamo la testa dall'altra parte. E' inutile, non serve a nulla ed anzi crea danni. E la cosa che fa piu' male e' che stiamo parlando di sanita', cioe' di un servizio che riguarda la vita di ciascuno di noi. Un fiume di denaro che invece di essere utilizzato per erogare servizi di qualita' nell'interesse dei cittadini e' destinato ad alimentare mafiosi e compari dei mafiosi. Si', perche' senza compari potrebbero fare ben poco i mafiosi, che infatti usano sempre meno la violenza e sempre piu' comprano e corrompono i loro compari, siano essi professionisti, burocrati o politici, spesso, troppo spesso, piu' attenti alla scelta dei primari che ai pazienti. Chi si meraviglia ormai piu' se la qualita' dei servizi sanitari si abbassa in modo costante, se le liste di attesa si allungano, se le analisi si devono pagare, se i reparti si svuotano mentre quelli di emergenza-urgenza scoppiano".

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"Eppure la sanita' - prosegue Viscomi - e' veramente il servizio pubblico piu' importante per ciascuno di noi. Ma proprio per questo ognuno di noi ha la responsabilita' di rivendicare i propri diritti di cittadinanza e di rivendicarli in modo attivo, partecipe e attento: la' dove il malaffare preferisce disorganizzazione e inefficienza, noi dobbiamo imporre trasparenza totale, procedure chiare, personale formato, valutazione e responsabilita'; la' dove gli amici preferiscono gli amici e gli amici degli amici noi dobbiamo rivendicare il merito e la competenza comprovata". "Non limitiamoci a dire che la mafia e i mafiosi fanno schifo. Proviamo - conclude Viscomi - a cambiare lo stato delle cose. Perche' il futuro lo costruiamo noi, qui, ora. Possiamo farlo: lo dimostra l'integrazione tra ricerca universitaria e assistenza ospedaliera consacrata in una recente legge regionale. E proveremo ancora a farlo costruendo una grande alleanza tra medici e cittadini, a partire dai problemi concreti dei territori. Appuntamento tra un mese, a Pizzo".