Rifiuti, il cdx attacca: “Debito Comune Reggio fino a 48 mln. Chiederemo accesso agli atti”. Amministrative? “Sarà candidato a sindaco autorevole”

cdx reggiodi Walter Alberio - "Che fine hanno fatto le risorse per il pagamento della tariffa di conferimento dei rifiuti?". A chiederlo è il centrodestra cittadino (FI, FdI e Lega), in una conferenza stampa convocata alla sede del coordinamento provinciale di Forza Italia. Al centro dell'incontro, il decreto firmato dall'assessore regionale Franco Rossi, con il quale 23 Comuni morosi, compreso quello di Reggio, sono stati commissariati per il recupero coattivo del credito maturato dalla Regione. In particolare, l'ente di Palazzo San Giorgio risulta debitore per 16 milioni di euro per il mancato pagamento della tariffa 2013, 2014, 2015.

"Scopriamo – esordisce il consigliere comunale di Forza Italia, Lucio Dattola – che i soldi della Tari, quindi dei cittadini, non sono andati né all'Avr né alla Regione. La situazione debitoria dovrebbe aggravarsi con le annualità 2016, 2017 e 2018, che porterebbero il credito della Regione a 36 milioni di euro. A niente è servita la diffida della Regione, che chiedeva la corresponsione del 60% del debito. Voglio ricordare - ha aggiunto Dattola – che sarà il commissario ad acta, in questo caso un funzionario della Corte dei Conti di Catanzaro, a decidere come recuperare questi soldi e non c'è modo di bloccarne l'insediamento".

Per la capogruppo azzurra Mary Caracciolo c'è un "fil rouge che lega il mancato pagamento della tariffa di conferimento e la situazione dei lavoratori Avr: l'incapacità di tenere da parte dell'amministrazione Falcomatà adeguati rapporti istituzionali, tanto con la Regione quanto con la società che si occupa della raccolta dei rifiuti a Reggio Calabria". La forzista punta il dito sul mancato dialogo tra il primo cittadino e il governatore, "nonostante lo stesso colore politico", mentre sulle casse di Palazzo San Giorgio "ballano 36mln di euro". Allo stesso tempo, nel suo intervento, Caracciolo ha accusato Falcomatà e l'assessore comunale all'Ambiente Muraca di essersi "nascosti" in merito alla vicenda dei lavoratori Avr, denunciati dal gestore per aver scioperato contro i ritardi sull'erogazione degli stipendi: "La protesta dei lavoratori rappresenta un sacrosanto diritto, come lo è avere lo stipendio a fine mese. E' un reato chiedere di essere pagati prima di Natale? Su questa vicenda il silenzio del Comune è assordante. Oggi Falcomatà invece si preoccupa di annunciare il ritrovamento dei mezzi della società Castore rubati che – afferma la consigliera di minoranza – non erano stati neanche assicurati. Al primo cittadino dico – tuona l'esponente azzurra – di lasciare Reggio e dedicarsi ai salotti romani".

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Sulla stessa lunghezza d'onda, il collega che siede tra i banchi di Forza Italia, Pasquale Imbalzano, il quale ha definito "indegno e antisindacale" il comportamento del gestore privato nei confronti dei lavoratori: "Siamo pronti – ha detto Imbalzano – a protestare al loro fianco per difendere i loro diritti". Per l'ex Ncd l'amministrazione targata Falcomatà sta generando un caos tale da far "saltare il banco, mettendo a repentaglio il piano di rientro dal debito". Ai 36 milioni stimati, si aggiungerebbero – osserva Imbalzano – "i 12 milioni, con riferimento al 2017, non versati dal Comune ad Avr", nonché una "cascata di debiti fuori bilancio", derivante dal "mancato pagamento delle integrazioni salariali ai lavoratori di 'Obiettivo occupazione'".

Se il leghista dell'ultima ora ed ex componente della maggioranza con "A testa alta", Emiliano Imbalzano, si è limitato a rimproverare alla Regione una disparità di trattamento nei confronti della città dello Stretto, gli esponenti del partito di Giorgia Meloni non hanno risparmiato bordate al sindaco del Pd. Massimo Ripepi, commissario cittadino di Fratelli d'Italia, ha elencato quelli che – a suo dire – sono i fallimenti maturati durante la gestione della città da parte del centrosinistra in questi quasi cinque anni: "A Falcomatà non è bastato avere dalla sua parte Governo, Regione, Città metropolitana e Regione. Per il territorio non vi è stata – prosegue Ripepi – nessuna ricaduta positiva. Ad oggi, abbiamo una Città metropolitana ferma perché senza deleghe".

Verso le amministrative. "Vogliamo liberare la Regione e la città di Reggio dal Pd, costruendo una alternativa". E' il capogruppo FdI a Palazzo San Giorgio il primo a parlarne al tavolo dove siede il centrodestra reggino... "unito", sottolineerà Lucio Dattola. Il nome del candidato a sindaco che sfiderà Falcomatà alle urne, però, "non salterà fuori prima di conoscere la data delle elezioni comunali", spiega il forzista sotto gli occhi del deputato Francesco Cannizzaro, presente nella sede azzurra di via Quartiere Militare. "Sarà - chiosa Dattola - una candidatura fortissima e autorevole".