Reggio, Cafiero de Raho si presenta: "Tutti uguali davanti alla legge"

cafieroderaho presentazionedi Claudio Cordova - Unità e coesione. Si rivolge ai suoi nuovi colleghi, Federico Cafiero de Raho. Da pochi minuti è stato proclamato procuratore capo di Reggio Calabria, chiamato a confrontarsi con quella che, ormai in maniera unanime, è considerata l'organizzazione criminale più potente, la 'ndrangheta: "Dietro un fatto criminale c'è qualcuno che soffre, c'è una comunità che soffre".

L'obiettivo primario è chiaro: sconfiggere la criminalità organizzata calabrese che, come tutte le mafie (e come diceva Giovanni Falcone) è un fatto umano destinato a morire: "Non bisogna avere paura della propria azione, se svolta secondo legge" dice Cafiero de Raho. E l'obiettivo può essere perseguito solo se si sarà capaci di instillare nella gente la fiducia nella giustizia: "Noi ne siamo i primi custodi – dice De Raho – e tutti sono e devono essere uguali davanti alla legge". Per il nuovo procuratore capo, quindi, la chiave è contrastare ciò che lascia proliferare la criminalità organizzata. Per questo, l'appello è anche alla società civile e al mondo delle associazioni.

E il Cafiero-pensiero è quello della collaborazione: "Mi piacerà vedervi seduti attorno a un tavolo a condividere informazioni e decisioni" dice il procuratore rivolgendosi ai suoi nuovi colleghi. L'Ufficio di Procura è un'unica persona, l'unità è fondamentale.

Cafiero parla al termine di diversi interventi, alcuni piuttosto toccanti, tra cui quello del Procuratore Capo di Salerno, Franco Roberti, ma anche di don Antonino Palmesi, prete campano che ha accompagnato Cafiero de Raho nell'esperienza di contrasto alla camorra: "Coraggio, continuità e caparbietà" invoca il sacerdote. Intervengono anche il Prefetto Vittorio Piscitelli, nonché il commissario straordinario del Comune di Reggio Calabria, Vincenzo Panico. Ma i saluti arrivano anche dal procuratore capo facente funzioni, Ottavio Sferlazza, che ha traghettato la Procura nel periodo, oltre un anno, che il Consiglio Superiore della Magistratura ha impiegato per nominare Cafiero: "Dobbiamo onorare la toga che indossiamo" dice Sferlazza. Un pensiero condiviso dal Procuratore Generale, Salvatore Di Landro, mentre sia il procuratore di Palmi, Giuseppe Creazzo, che quello di Locri, Luigi D'Alessio, promettono piena collaborazione.

Insomma, l'era di Federico Cafiero de Raho è appena iniziata.