Sgomberati tre immobili confiscati alla ‘ndrangheta del Reggino

reggioprefetturanuova 500Prosegue sul territorio metropolitano, da parte della Prefettura e delle Forze di Polizia, l'attività di sgombero di immobili confiscati alla criminalità organizzata e abusivamente occupati: sono tre gli immobili sgomberati nella settimana in corso.

Personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza hanno appena concluso, nella giornata odierna, le operazioni di sgombero di un immobile sito nel Comune di Rizziconi, in via Fratelli Bandiera, confiscato ad una nota famiglia di 'ndrangheta, attiva in quella zona.

A conclusione delle operazioni, che si sono svolte senza turbative per l'ordine pubblico, il bene, già destinato dall'Agenzia Nazionale per l'amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata al Comune di Rizziconi, è stato contestualmente consegnato all'Ente dal coadiutore della procedura nominato dalla medesima Agenzia, presente sul posto.

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Oltre alla parte tirrenica, nei giorni scorsi, altri due sgomberi sono stati portati a termine, rispettivamente nel versante jonico e centrale del territorio reggino.

Lo scorso 12 dicembre, infatti, le Forze di Polizia hanno proceduto allo sgombero di un immobile abusivamente occupato, sito in località Favaco del Comune di Stignano, confiscato in danno di una famiglia appartenente alla criminalità organizzata operante nella zona.

Mentre in data 11 dicembre l'attività di sgombero aveva interessato la via Vittorio Emanuele del Comune di Villa San Giovanni, sempre colpita dalla misura della confisca nei confronti di una nota famiglia di 'ndrangheta.

Anche in queste circostanze non si sono registrate turbative per l'ordine pubblico.

I beni sono stati consegnati ai Comuni ai quali erano stati destinati con decreto dell'Agenzia Nazionale per l'amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

Altre pianificazioni sono in programma nelle prossime Riunioni Tecniche di Coordinamento presiedute dal Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, cui seguiranno i Tavoli tecnici disposti dal Questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi.