In fiamme pasticceria per celiaci a Reggio Calabria, i titolari: “Non molliamo, riapriremo presto”

Santoro con gli studenti del PiriaLa prima iniziativa pubblica a sostegno della famiglia Lanza è arrivata questa mattina dall'istituto tecnico economico "Piria" di Reggio Calabria. Dopo gli spiacevoli eventi che hanno visto l'esercizio commerciale dato alle fiamme la notte del 14 novembre scorso, la scuola ha voluto mandare un messaggio di positività e manifestare il proprio sostegno all'ex compagno Giorgio Lanza, che insieme alla famiglia portava avanti l'attività. Un momento di commozione ma carico di forza quello di stamattina nel cortile dell'istituto, che ha visto come protagonisti assoluti Giorgio e sua madre, Anna Pontari.

--banner--

"Non c'è fiamma che possa bruciare un sogno", ha esordito il ragazzo 22enne, con la voce rotta ma il coraggio di chiedere il sostegno per affrontare la situazione.
"Ho ricevuto migliaia di messaggi di solidarietà anche attiva. - ha detto Anna Pontari - Noi non molliamo e ci proponiamo l'obiettivo di riaprire non appena possibile e nonostante i tanti debiti".
Presente all'evento anche Giovanni Santoro, presidente provinciale Confcommercio, da subito vicino alla famiglia la mattina del 15 novembre.
"Non perdete la speranza. - ha detto rivolgendosi agli studenti della scuola - Avvenimenti del genere indubbiamente turbano le coscienze ma dovete essere voi i testimoni di una città bella e vivibile. Siete voi il nostro futuro, - ha aggiunto - e non potete lasciarlo in mano alla gentaglia. Resistiamo e combattiamo uniti. Lancio un appello alle istituzioni affinché sostengano chi vuole fare impresa. Solo così i nostri ragazzi rimarranno nella terra in cui sono cresciuti".
Grazia Condello, vicepreside dell'istituto, nel manifestare la vicinanza della comunità scuolastica, ha colto poi l'occasione per lanciare un nuovo progetto scolastico di Legalità.
Il concorso si chiama "Reggio è bellissima con..", realizzato in collaborazione con Confcommercio, e "con la tecnica dello storytelling, - ha spiegato la professoressa - si propone l'obiettivo di dare la possibilità ai ragazzi di esprimere il proprio pensiero sulla città e sul contesto socio-economico in cui vivono. Abbiamo voluto questa giornata, così come il concorso stesso, - ha aggiunto - perchè all'interno di questa scuola si respira aria di apertura al territorio, di cultura d'impresa e di solidarietà".