Asp Reggio, Fials e Assomed denunciano: “Mancano trasparenza e legalità”

"Il sindacato autonomo FIALS, attraverso il suo Segretario regionale Bruno Ferraro, e il Segretario regionale ANAAO-ASSOMED, Filippo Larussa, analizzano la situazione esistente in Calabria ed nell'ASP reggina in particolare. Ormai si può parlare di veri e propri bollettini di guerra con proteste ed occupazioni della sede di Via Diana , 6 all'ordine del giorno da parte di fornitori di beni e servizi, cooperative ecc. L'illegittima autonomina di Scura al vertice dell'ASP, contestata perfino dal tavolo ministeriale di verifica, fatta da Scura in una sorta di autocelebrazione con il Ministro Ministro della Salute 5 stelle, Giulia Grillo, che sta a guardare, da ben sei mesi, insieme a ben 18 parlamentari calabresi grillini, irrilevanti sotto il profilo della rappresentazione del dramma sanitario della Regione Calabria o, ancora peggio, inascoltati, la dice lunga sull'indifferenza della politica nei confronti della Sanità Calabrese e reggina in particolare. Nessun bilancio da 4 anni a questa parte è prodotto all'ASP di Reggio Calabria dove non si conoscono neanche i debiti, ancora oggi persistono nella carica i Direttori amministrativo e sanitario aziendali, con trascorsi elettorali e politici (con tanti saluti alla legge su inconferibilità ed incompatibilità) nominati da Brancati che ormai dal 10 Ottobre, senza lasciare rimpianti o ricordi significativi a Reggio, è tornato alla casa del padre Oliverio".

--banner--

"Ai sensi di legge anche tali Direttori devono decadere automaticamente alla decadenza del direttore generale che li ha nominati ma niente da fare. Restano in sella nonostante che la FIALS e l'ANAAO abbiano scritto al Ministro ed al Prefetto per segnalare l'illegalità Tutti i dipendenti dell'ASP (circa 3.000 persone) agiscono senza direttive animati solo dal loro senso d'appartenenza, e accreditano dall'ASP di Reggio salari accessori non erogati per ben 30 milioni di euro. Una situazione paradossale che rischia di cadere nel ridicolo se non ci fosse di mezzo la salute pubblica. Del rispetto della legalità è meglio non farne cenno. Siamo ormai nel campo della creazione di figure mitologiche non previste da nessuna norma come i soggetti attuatori autonominati o come le autonomine del direttore generale di Crotone o come la persistenza dei direttori generali che hanno determinato il grande passivo nei conti della sanità e che, contro legge, restano tutti ai loro posti. Non v'è dubbio, come ripetutamente certificato dal tavolo ministeriale di verifica, del pessimo operato dell'Ing. Scura il quale, però, alla faccia del governo del cambiamento continua ad essere lasciato da ben sei mesi al suo posto. O la politica e le Istituzioni intervengono in modo determinante nella Regione Calabria ed in particolare all'ASP di RC chiudendola per mancata adozione dei bilanci d'esercizio 2013/2018 e aprendone una nuova oppure si dovrà prendere atto del certificato di morte della Sanità calabrese e reggina firmato, come sempre, da persone che con la Calabria hanno poco da spartire". Lo scrivono, in una nota congiunta, il sindacato autonomo Fials e l'Associazione Medici Dirigenti.