I legami degli imprenditori Gallo e Scali con la 'ndrangheta, sigilli al loro impero economico. Ecco i beni sequestrati

guardiadifinanza sequestri212 milioni di euro: è l'importo del sequestro record operato dai militari della Guardia di Finanza di Reggio Calabria sotto il coordinamento della Procura della Repubblica, nei confronti degli imprenditori Domenico Gallo e Gianluca Scali.

Tali provvedimenti fanno seguito al sequestro di 115 milioni operato nei confronti di Giuseppe Bagalà, Francesco Bagalà cl. 90, Luigi Bagalà e Francesco Bagalà cl. 77, noto gruppo imprenditoriale operante nella piana di Gioia Tauro, contiguo con la cosca Piromalli.

Il sequestro odierno, inoltre, prende spunto dall'operazione "Cumbertazione", che vede imputati, tra gli altri anche Gallo e Scalli per associazione mafiosa.

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Gallo, inoltre, risulta indagato anche in altre inchieste giudiziare. Il suo nome compare tra le carte del procedimento "Chaos", in quelle dell'operazione "Amalgama", in "Arka di Noè" e nell'operazione "Martingala".

Scali, invece, già sorvegliato speciale di P.S. è ritenuto contiguo alla 'ndrina degli Ursino di Gioiosa Ionica, ed era stato raggiunto da provvedimento cutelare, poi revocato, nell'ambito del procedimento "Mandamento Jonico".

Complessivamente è stato disposto il sequestro di 14 imprese commerciali, rapporti bancari, conti e partecipazioni, 69 immobili, 36 veicoli, quote societarie , beni di lusso, rapporti finanziari ed assicurativi, nonché svariate disponibilità finanziarie per un totale di 212 mln.

I due provvedimenti sono stati emessi dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Reggio Calabria diretta dalla presidente Ornella Pastore, su richiesta del procuratore aggiunto Calogero Gaetano Paci e del sostituto procuratore Gianluca Gelso. L'indagine delle fiamme gialle è stata svolta in collaborazione con il Servizio centrale dell'Investigazione criminalità organizzata, con l'ausilio dei Nuclei di polizia economico finanziaria di Milano, Torino, Alessandria, Agrigento e Novara.