Reggio, il 26 ottobre la prima Conferenza regionale sulla violenza di genere

Venerdì 26 ottobre 2018, con inizio alle ore 15.00 presso l'Auditorium "Nicola Calipali" il Consiglio regionale ospiterà la prima Conferenza regionale sulla violenza di genere. È il primo atto dell'Osservatorio regionale sulla violenza di genere, istituito con la legge regionale 38 del 2016 di cui è presidente Mario Nasone che stamani ha tenuto una conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, presso l'Aula "Giuditta Levato" di palazzo Campanella.

"In questi mesi abbiamo avviato un sistema di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere che in Calabria non esiste – ha affermato Mario Nasone – Basti pensare che gli unici dati esistenti sono quelli forniti dai centri antiviolenza autorizzati che sono soltanto sette in tutta la regione. Si tratta di circa 700 donne seguite da queste strutture, ma sappiamo che il 'sommerso' è molto più vasto e quindi c'è bisogno di fare un lavoro serio".

"Non sarà né una passerella, né un incontro in cui si dibattono in maniera acritica i problemi" - ha aggiunto il Presidente dell'Osservatorio regionale sulla violenza di genere - che nell'incontro con i giornalisti era affiancato dalla vice coordinatore dello stesso organismo l'avv. Giovanna Cusumano. All'incontro moderato dal Capo Ufficio Stampa del Consiglio regionale Romano Pitaro, era presente anche il portavoce del Presidente dell'Assemblea Nicola Irto, Giampaolo Latella che ha affidato ai presenti l'apprezzamento del Presidente Irto per il lavoro fatto fin oggi dall'Osservatorio. "Un organismo – ha riferito Giampaolo Latella - che ha consentito alla Calabria di colmare uno storico Gap nel contrasto e nelle risposte da dare a questo fenomeno".

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"Abbiamo già avuto una serie di incontri con i rappresentanti delle Forze dell'Ordine, Magistratura e tutti i soggetti interessati – ha anticipato Mario Nasone - L'altro passaggio importante che ci apprestiamo a compiere è appunto questa prima Conferenza regionale. Mai era stato programmato finora un evento di questo tipo, in grado di 'guardare in faccia' questa realtà. Sarà una conferenza in cui si entrerà nel vivo delle realtà. I protagonisti di questo confronto saranno i soggetti che lavorano in prima linea su questo fenomeno: i centri antiviolenza, le Forze dell'Ordine, le Università, i professionisti che si occupano di questo fenomeno. Chiederemo l'attenzione della politica, che deve assumersi le proprie responsabilità nel contrastare e arginare una piaga che pone la Calabria al secondo posto nel Paese per numero di casi. Le donne non hanno bisogno di pacche sulle spalle – ha aggiunto Nasone – non hanno bisogno della solidarietà che arriva il 25 novembre di ogni anno, nella giornata contro la violenza alle donne. C'è bisogno dell'impegno di tutti: istituzioni, volontariato, magistratura, forze dell'ordine, amministrazioni locali. E c'è bisogno dell'informazione, che ha un ruolo determinante nel fare emergere, nel modo più ampio e largo possibile, un fenomeno, spesso nascosto e poco raccontato".

"L'Osservatorio dovrà attivare politiche attive sul territorio servono impegni finanziari, risorse certe. Vogliamo smuovere le coscienze dei calabresi. La Conferenza servirà proprio a definire i contorni di una collaborazione fattiva tra soggetti diversi, tra realtà che sono chiamate ad intervenire anche preventivamente sul fenomeno. Serve un piano regionale organico per il contrasto alla violenza di genere, che è l'obiettivo di questa prima Conferenza. Lo abbiamo già chiesto al Presidente della Giunta on. Mario Oliverio. I soldi ci sono e sono quelli dei Fondi comunitari. Si tratta di mettersi attorno ad un tavolo, con tutti gli esperti per individuare le azioni da programmare nell'immediato e nel prossimo futuro".

"Anche le idee non mancano", nelle parole del Presidente Mario Nasone. "E' nostra intenzione creare a palazzo Campanella un centro di documentazione e ricerca sul fenomeno della violenza di genere; lavorare molto sulla formazione, a cominciare dalle scuole, ma anche fare ricerca su questo problema: raccontare, per esempio, le storie delle tante donne che in Calabria hanno sofferto per la violenza di genere".

"Con l'istituzione dell'Osservatorio la Calabria si mostra tra le Regioni più virtuose d'Italia, perché è stata tra le prime a dotarsi di una legge così importante" – ha dichiarato la vice coordinatore dell'Osservatorio regionale sulla violenza di genere avv. Giovanna Cusumano. "La violenza di genere è la prima causa di morte per le donne in Italia. Molto più del cancro. E non si è data finora una risposta efficace a questo fenomeno. Il ruolo del nostro Osservatorio sarà quello, ma lo stiamo già facendo già dal nostro insediamento all'interno di questo organismo, fotografare la realtà, già di per sé grave rispetto ai numeri che emergono, e che pongono al Calabria al secondo posto in Italia per numero di casi, senza considerare i fatti nascosti, quelli che restano relegati all'interno delle famiglie, che non vengono denunciati per vergogna o per paura, e risultano inesistenti in qualsiasi valutazione. Il nostro obiettivo – ha concluso l'avv. Giovanna Cusumano - sarà quello di individuare le carenze di questo fenomeno, trovare i modi per affrontarlo, iniziando con la creazione di nuovi centri di accoglienza e case rifugio in quelle aree della Calabria ancora oggi carenti".