Riace, dalla Cgil appello ai deputati europei: "Difendiamo diritti umani e dignità delle persone"

A pochi giorni dal Provvedimento della Procura di Locri che mette agli arresti domiciliari il Sindaco di Riace, Mimmo Lucano, con accuse in parte già smontate dal Gip, il Viminale senza attendere i percorsi giudiziari, senza essere più garantista, dispone il trasferimento di tutti gli immigrati ospiti del progetto SPRAR nel Comune e la chiusura di tutte le attività ad esso connesse.

In una regione dove non si riesce ancora a chiudere il modello San Ferdinando, dove per la prima volta delle cooperative vengono sottoposte a commissariamento prefettizio a seguito di interdittive antimafia, su Riace il governo fa un salto di qualità nella sua azione sempre più repressiva e securitaria.

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Per questo, alle manifestazioni ed alle solidarietà, oggi servono azioni concrete.

La Cgil tutta si mobiliterà per fermare questa spinta oscurantista, perché il modello Riace sia il modello Italia.

Fin da subito chiediamo che i Fondi Europei per l'accoglienza dei rifugiati e richiedenti protezione internazionale siano erogati direttamente ai comuni che hanno aderito al progetto SPRAR e che hanno già avviato i progetti nei loro territori, affinchè questi non possano essere bloccati dal Ministro dell'Interno e/o stornati in progetti di detenzione come i CPR ex CEI, lontani dalle finalità di accoglienza ed integrazione.

Chiediamo la mobilitazione di tutti i Parlamentari Europei che credono in un'Europa diversa da quella a cui aspirano le destre europee, che credono ancora nella difesa dei diritti umani e nella dignità delle persone". Lo afferma in una nota Abdel Ilah El Afia, del Coordinamento Immigrazione Cgil.