Bagnara Calabra (RC), scuole nel caos: interviene Marziale

"Non si possono emanare circolari stabilendo nominalmente quali classi possono frequentare la scuola e quali, invece, vengono sospese dalla lezioni. Ciò configura il reato di interruzione di pubblico servizio, perché sia pur in piena emergenza ai bimbi deve essere garantita la frequentazione scolastica". E' quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza della Regione Calabria, in merito alla situazione scolastica di Bagnara Calabra.
"Ho chiesto al sindaco della città, Gregorio Frosina, ed alla dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo, Giovanna Caratozzolo, una relazione dettagliata sullo stato delle cose, ma in attesa - evidenzia il Garante - sono entrato in possesso di ben due circolari, a firma della dirigente scolastica, che individua quali classi devono frequentare e quali rimanere a casa. Ciò non avrebbe dovuto accadere. Bastava stabilire una doppia turnazione e garantire il diritto allo studio ai bambini, e pazienza se i genitori non erano d'accordo, il dirigente è "sovrano" rispetto alla decisione da assumere. Chi non li avrebbe portati avrebbe risposto alla legge per abbandono scolastico".
"Dalle relazioni capirò i tempi di richiesta della certificazione sulla stabilità degli istituti formulata dal primo cittadino, i tempi di risposta delle autorità competenti a fornirla, ma - sottolinea Marziale - non v'è dubbio che un sindaco, al cospetto di un problema di sicurezza per i frequentatori della scuola, bambini in primis, ha solo una cosa da fare, ossia chiudere il plesso, così com'è stato fatto".

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"Un pensiero intendo rivolgere ai genitori - conclude il Garante - che al cospetto di una grave emergenza non si possono permettere il lusso di frapporsi tra una soluzione temporanea ed emergenziale e i loro desiderata. In casi del genere occorre collaborare, non contribuire ad aggravare il tutto. Certo è che l'amministrazione, in colloqui informali con me intrattenuti in queste ultime ore, ha garantito che dal primo ottobre tutti torneranno a scuola. Resta il fatto che la dirigente scolastica dovrà spiegare al Tribunale ed alla Procura della Repubblica per i minorenni in base a quale criterio ha inteso sostituirsi al prefetto ed al sindaco, unici competenti a decretare la sospensione scolastica".