A Roccaforte del Greco (RC) la campanella non suona: chiusa la scuola primaria. Il Sindaco: "Negato diritto allo studio"

scuola vuotaSono oltre 275 mila gli studenti calabresi che hanno varcato le soglie delle loro aule per l'avvio dell'anno scolastico 2018-2019. Oltre un terzo degli studenti - tra iscritti a primarie e medie di primo e secondo grado - è residente nella provincia di Cosenza, la più popolosa della regione, seguita dalla provincia di Reggio e poi da quelle di Catanzaro, Crotone e Vibo. Intorno a diecimila, o poco più, un dato molto basso, gli iscritti figli di cittadini stranieri.

Una "prima", quella di oggi, accompagnata però, un po' in tutta la regione, da un corollario di allarmi e preoccupazioni in particolare per l'agibilità degli edifici (nel 90% dei plessi mancano secondo il Miur i certificati di agibilità) ma anche per le avvenute cancellazioni di classi, gli accorpamenti e per i problemi per il trasporto degli alunni disabili, oltre 7 mila, con il rimpallo di responsabilità sui ritardi tra Regione e Province. Intanto, però, si parte.

L'autonomia scolastica ha permesso di gestire in maniera diversa l'avvio, con qualche istituto che ha anticipato l'avvio delle lezioni alla giornata del 12 settembre, ma la data principale e ufficiale e' quella di oggi. Non si segnalano particolari criticita', anche se sotto la lente di ingrandimento ci sono decine e decine di istituti (circa il 90%) considerati "a rischio" a causa della mancata certificazione di agibilita'. Scuole su cui si concentra l'attenzione degli enti locali, e non solo, nel tentativo di individuare le azioni da intraprendere per la messa in sicurezza.A Catanzaro e' stato il traffico a causare i maggiori disagi. Un imponente ingorgo ha paralizzato tutto il centro cittadino, dove insistono la maggior parte delle scuole superiori secondarie. Una criticita' aumentata dalla chiusura al traffico, per i mezzi pesanti, del viadotto Morandi - Bisantis, interessato da importanti lavori di manutenzione e messa in sicurezza. Disagi anche in alcuni piccoli centri, soprattutto per le carenze strutturali, ma anche per qualche problema relativo al completamento delle piante organiche dei docenti. E problemi si registrano, anche, per il trasporto degli alunni disabili.

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Un caso particolare è quello di Roccaforte del Greco, comune di 550 abitanti, sul versante meridionale dell'Aspromonte, che da quest'anno non avrà più la sua scuola primaria.

Ad annunciarlo è il sindaco Domenico Penna che per chiedere interventi ha scritto alla Presidenza del Consiglio dei ministri, al ministro dell'Istruzione, all'ufficio scolastico regionale della Calabria, al presidente della Regione Calabria e al sindaco della città metropolitana di Reggio.

"Il diritto allo studio per ogni cittadino, sancito dalla Costituzione Italiana - afferma Penna - non viene più riconosciuto ai bambini di questo piccolo paese di montagna". Negli anni scorsi, in considerazione della particolarità della situazione del comune (appartenente all'area della minoranza linguistica grecanica), era stata garantita la presenza di una pluriclasse primaria anche in deroga alle normative nazionali. "E cosi - aggiunge Penna - bambini anche in tenera età saranno costretti a percorrere circa 50 chilometri su strade con precaria manutenzione e soggette nel periodo invernale a frane e smottamenti, per poter frequentare le lezioni".

"E' normale - si chiede ancora il sindaco Penna - far aumentare l'isolamento e la marginalità di questo piccolo centro, alla cui comunità è riconosciuta la peculiarità di minoranza linguistica contribuendo a spopolarlo con pregiudizio per la propria identità linguistica e culturale?".