'Ndrangheta, catturate 183 "vacche sacre"

vacche sacre500Sono 183 i bovini catturati e posti sotto tutela o abbattuti. I numeri dell'attività portata avanti nel contrasto del fenomeno delle 'vacche sacre', animali di proprietà di cosche della 'ndrangheta lasciati circolare liberamente anche per strada e nei centri abitati, sono stati illustrati in Prefettura a Reggio Calabria. "Un fenomeno in diretta interconnessione diretta con il controllo del territorio da parte della 'ndrangheta" ha detto il Prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari incontrando i giornalisti assieme ai vertici provinciali di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Carabinieri Forestali, Asp, ispettorato del lavoro, Parco Nazionale d'Aspromonte ed Enti locali. Presenti tanti sindaci dei Comuni i cui territori erano invasi dai cosiddetti bovini vaganti come Cittanova, Taurianova, Terranova Sappo Minulio, Molochio, Samo. "Animali - ha aggiunto di Bari - che hanno causato anche problemi di sicurezza, per i tanti incidenti stradali di cui sono stati causa, danni alle colture, ma anche di carattere sanitario, perché privi di qualsiasi tipo di profilassi sanitaria, e di tutela del patrimonio pubblico. Sono numeri immensi quelli emersi dal tavolo tecnico predisposto dal questore Raffaele Grassi, numeri che cresceranno ancora. Ma siamo ad un buon punto. Devo ringraziare gli enti locali del territorio che rappresentano l'architrave di questo percorso, protagonisti di una sinergia che ha permesso di abbattere questo fenomeno".

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Dal 1 gennaio al 9 agosto 2018, la Prefettura ha pianificato 37 servizi interforze che hanno permesso di catturare e sottoporre a controllo sanitario i bovini, per i quali i sindaci competenti hanno dovuto emettere ordinanza di abbattimento. "Catture - ha spiegato il prefetto - avvenute con determinate selezioni, iniziando da tori allo scopo di interrompere i cicli riproduttivi. I risultati ci dicono che la situazione è notevolmente migliorata. Così come è cresciuta la fiducia nello Stato, per una soluzione che solo qualche anno fa non era stata nemmeno immaginata".

"Dietro questi dati - ha concluso Di Bari - si cela un lavoro notevole da parte delle forze di Polizia, dei Sindaci, dei responsabili sanitari del territorio". Parlando a nome dei sindaci presenti, Francesco Cosentino, primo cittadino di Cittanova ha espresso "immensa gratitudine" per quello che è stato fatto. "La squadra Stato - ha detto - si è mossa in modo eccezionale, anche per la risposta che c'è stata tra la gente; un importante segnale di presenza e di azione nel contrasto al fenomeno, anche se non completamente debellato". A nome di tutti i sindaci Cosentino ha quindi consegnato al Prefetto una targa per ringraziarlo dell'opera messa in atto a tutela dei cittadini.