Luigi Di Maio a Gioia Tauro: “Stato deve restituire la sua vita a De Masi. Sul territorio attenzione del Governo”

di maio de masi2"Lo Stato deve restituire la sua vita a Nino De Masi. Fa effetto vedere una camionetta dell'Esercito davanti alla sua impresa. E deve ridargli la possibilità di accesso al credito. La criminalità deve sapere che chi tocca De Masi tocca il Governo e lo Stato e avrà pesanti conseguenze".

Il vicepremier Luigi Di Maio é giunto nell'azienda di Nino De Masi, a Gioia Tauro, l'imprenditore che da anni vive sotto scorta dopo avere denunciato il racket delle estorsioni. Di Maio ha incontrato lo stesso De Masi, col prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, col Questore e con i vertici provinciali di carabinieri e Guardia di finanza. Successivamente la visita dell'azienda.
Di Maio era arrivato all'aeroporto di Lamezia Terme (Catanzaro) in tarda mattinata ed insieme al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Al suo arrivo all'aeroporto, dove ad attenderlo c'era De Masi, il vicepremier non ha voluto rilasciare dichiarazioni alla stampa.

"C'è il faro di tutto il governo sull'area, attenzione a 360 gradi e di certo le aziende che non rispettano i patti con lo Stato non la passano liscia". Lo ha assicura il ministro per il Lavoro, Luigi Di Maio all'imprenditore De Masi.

"C'è la disponibilità a dialogare - dice il vicepremier a una delegazione dei lavoratori del porto di Gioia Tauro - ma se ci sono degli accordi si devono rispettare". "Incontrerò tutti gli operatori per trovare soluzioni, so che sono stati anni difficile, ora ci mettiamo al lavoro", conclude Di Maio, a chi gli ricorda gli ultimi 377 licenziamenti tra i lavoratori del porto. "Sono convinto che questa area sia da volano per lo sviluppo dell'intera regione. Sono in contatto con il ministro Toninelli che gia' sta seguendo questa vicenda".

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di maio gioia taur"Per 18 anni ho gridato alla luna, nessuno mi ha ascoltato nonostante i miei appelli e le richieste di essere ascoltato. In pochi mesi ora lo Stato e' venuto qui a Gioia Tauro, questo governo ci sta facendo vedere che la normalita' puo' esistere. La criminalita' puo' essere sconfitta con il lavoro e lo Stato, oltre agli arresti ai criminali, deve anche proporre condizioni affinche' si possano realizzare". Cosi' Antonino De Masi, imprenditore operante nell'area industriale di Gioia Tauro, incontrando il ministro del Lavoro Luigi Di Maio. "La presenza dello Stato nella mia azienda, presidiata quotidianamente dall'esercito, a fianco dei miei lavoratori - ha aggiunto l'imprenditore calabrese - credo che sia un bel segno. Non voglio andare altrove per lavorare - ha concluso De Masi - come un cavaliere voglio sconfiggere il drago della criminalita'". Con
De Masi erano presenti anche altri due imprenditori simbolo della Calabria produttiva, Pippo Callipo e Gaetano Saffioti.

"Le organizzazioni criminali si sconfiggono creando lavoro, ma il lavoro lo creano le imprese. E noi oggi sottolineiamo quali imprese vogliamo aiutare e vogliamo sostenere in questo territorio; noi vogliamo sostenere gli imprenditori e non i prenditori, quelli che hanno creato capannoni qui intorno con i soldi pubblici e poi se ne sono scappati". "Vogliamo sostenere - ha detto ancora Di Maio - chi su questo territorio c'e' rimasto, chi ha combattuto come Nino De Masi le organizzazioni criminali denunciando e chi ci ha dimostrato anche un'altra cosa, che la mafia e' un atteggiamento e questo atteggiamento lo ritroviamo nelle organizzazioni criminali e anche nelle banche, visto e considerato - ha aggiunto - che quello che ha passato questa azienda non e' dovuto solo alle organizzazioni criminali, ma anche ad un'altra tragica spirale in cui e' finita, che e' quella del credito e dell'usura bancaria".

"Ai calabresi dico che mai più il Sud sarà lasciato indietro". "Il Sud - ha aggiunto Di Maio - dovrà avere pari dignità e colmare il gap. Lo faremo con il reddito di cittadinanza, con investimenti in infrastrutture, con aiuti alle imprese, la mobilità sostenibile, l'energia". "No soldi a carrozzoni politici, perchè quello è assistenzialismo, ma aiuti alle imprese e investimenti". E' questa la ricetta indicata dal Ministro del lavoro Luigi Di Maio contro la disoccupazione. "Il lavoro - ha detto Di Maio a Gioia Tauro - si crea in due modi, aiutando le imprese non a resistere ma ad esistere e con investimenti pubblici. Nell'area di Gioia Tauro sono possibili molti investimenti finalizzati a creare lavoro facendo sviluppare le imprese".