Tir al porto di Reggio Calabria, Ripepi attacca Falcomatà: "Ritardo politico e tecnico, scherza col fuoco"

"Ancora una volta l'inerzia dell'Amministrazione comunale dormiente produce i suoi tragici effetti: l'ipotesi che i tir approdino al porto di Reggio Calabria è sempre più reale. La notizia è stata diffusa da un noto quotidiano che riporta un ritardo delle opposizioni avanzate da Comune e Regione, non pervenute in tempi congrui e quindi inammissibili, facendo così proseguire indisturbato l'iter del progetto di Caronte&Tourist che porterà agli imbarchi di Reggio Calabria una vera bomba ecologica tale da impedire definitivamente il sogno di una Reggio turistica.

La sommatoria del ritardo politico di tre anni e delle conseguenti quanto gravi inadempienze tecniche rischia di fare scoppiare la bomba al porto".

Massimo Ripepi ha indetto, stamane, una manifestazione proprio davanti agli imbarchi dei traghetti per Messina, al grido di 'Prima Reggio!', per informare i reggini dei nuovi risvolti.

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"L'idea di trasformare il porto di Reggio Calabria in un terminal per mezzi pesanti era stato sonoramente bocciato dall'Asp, avvalorando così i timori che già Ripepi aveva avanzato nei mesi scorsi: traffico, smog, difficoltà a raggiungere gli Ospedali Riuniti costituirebbero un pericolo concreto per i cittadini, da non sottovalutare soprattutto sotto il profilo della loro sicurezza e della loro salute".

Ma non è tutto: a parere di Ripepi " una città che ambisce e aspira ad un alto sbocco turistico non può pensare di realizzare un terminal commerciale all'interno dell'area portuale! Un ben servito porto turistico ed un pala crociere che si colleghi alla meravigliosa via marina, dove tra l'altro si dovrebbe realizzare per intero il Waterfront, è senza dubbio l'infrastruttura ideale per realizzare il sogno del turismo quale volano per l'economia. Nella mozione da me presentata con somma urgenza e votata nel 2017 all'unanimità si chiedeva al sindaco Falcomatà una forte azione politica affinchè l'idea balzana, scavalcando qualunque consulenza tecnica, non trovasse attuazione su parere favorevole del Ministero dell'Ambiente. L'incubo si sta invece materializzando. Cosa ha fatto il Sindaco per imporre la volontà unanime della città espressa in Consiglio comunale? Assolutamente nulla!"- Ripepi addossa all'Amministrazione Falcomatà responsabilità pesanti: "E' gravissimo che i nostri amministratori si dicano contrari a far approdare i tir al porto ma poi producano gli atti necessari in ritardo! Falcomatà si è recato a Roma solo lo scorso maggio, tre anni dopo, quando ormai si era insediato il nuovo Governo giallo-verde. Perché non interloquire prima con l'Esecutivo PD che dichiarava, ingannando la città, aiuto, collaborazione e sviluppo per la nostra Città?"

Perché Falcomatà quando dichiarava di essere in luna di miele con il potentissimo governo Renzi e con i suoi Ministri, non ha chiuso definitivamente la partita che oggi è diventato un vero e proprio incubo ?

Il brutto sogno si potrebbe realizzare ed un altra nostra punta di diamante, che potrebbe diventare un grande porto con annesso pala crociere, rischia di diventare un approdo commerciale finalizzato ad interessi privati mortiferi per la nostra splendida Città.

Gli interrogativi del consigliere Ripepi non trovano soluzione logica sebbene sia convinto che "i soldi che sarebbero dovuti essere destinati al Museo del Mare, proprio in ottica di attrattiva turistica, sarebbero stati utilizzati per asfaltare le strade. Un altro specchietto per le allodole che il Sindaco venderà come risultato alle prossime amministrative!" E conclude: " Lo scalo portuale naturale per il commercio è Bolano pertanto, tramite mozione, chiederò che per il porto di Reggio venga cambiata destinazione d'uso, ovvero prettamente turistico. Caronte&Tourist ha sicuramente i suoi interessi legittimi ad attraccare a Reggio, ma non possiamo pagarli noi reggini sulla nostra pelle e sulla nostra salute! L'assessore Giuseppe Marino disse in un'occasione 'Prima la Calabria'. Per me invece sempre 'Prima Reggio!' ed è ora di dimostrarlo! Se vorranno realizzare questo ulteriore mortale progetto per la città dovranno passare sul nostro cadavere."