Reggio, Ruvolo si impegna a presentare modifica al regolamento comunale relativo agli spettacoli viaggianti

Il capogruppo PSI al Comune di Reggio Calabria, avv. Antonio Ruvolo, insieme ad alcuni cittadini volontari di un'Associazione antispecista, ReggioVeg, si sono impegnati per presentare una proposta di modifica all'attuale Regolamento Comunale relativo agli Spettacoli Viaggianti.

Alla fine del 2016, erano state già consegnate – con l'ausilio del Presidente del Consiglio Comunale Demetrio Delfino – più di 650 firme propedeutiche ad eventuali modifiche dei regolamenti vigenti: la città di Reggio Calabria aveva chiaramente espresso il suo fermo 'No' ai circhi che utilizzano animali per i propri spettacoli.
Rispetto alla prima proposta portata presso la Commissione di competenza, sono state apportate diverse modifiche che mirano a fornire al Comune uno strumento utile per far sì che gli animali vengano quanto più possibile rispettati sul proprio territorio. L'attuale Amministrazione si è dimostrata realmente sensibile alle tematiche relative agli animali (ne è un esempio l'istituzione del Regolamento Tutela per i Diritti degli Animali e dell'Ambiente e prevenzione del randagismo, presentato dal Consigliere Quartuccio lo scorso anno).

I proponenti dichiarano di accogliere con favore tutte le performance realizzate dagli artisti circensi che ogni giorno si impegnano duramente per offrire uno spettacolo piacevole e di intrattenimento culturale, scegliendo di dedicare la propria vita al circo; lo stesso non si può asserire degli animali che sono costretti a vivere in condizioni sicuramente non compatibili con il proprio patrimonio genetico (lo stesso dei propri simili che vivono in libertà). La detenzione e l'addestramento coincidono giocoforza con violenze fisiche e psicologiche e privazioni del cibo e libertà di movimento.

Sotto l'aspetto squisitamente educativo, i cittadini sottoscrittori sono concordi nel sostenere che non vi sia nulla di formativo per i bambini che assistono ai succitati spettacoli. Ciò è confermato da un numero consistente di psicologi che, alla luce di diversi studi effettuati, hanno categoricamente accerto la dannosità in termini pedagogici di uno show basato sul comando e lo sfruttamento di animali inermi: i bambini imparano già in tenerissima età a compiacersi di situazioni che dovrebbero invece generare un profondo senso di ingiustizia e indignazione.

La Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali proclamata a Bruxelles il 27/01/1978 su iniziativa UNESCO, recita all'art. 4: "ogni animale cha appartiene a una specie selvaggia ha il diritto di vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo o acquatico e ha il diritto di riprodursi; ogni privazione di libertà anche se a fini educativi è contraria a questo diritto", e all'art. 10: "nessun animale deve essere usato per il divertimento dell'uomo; le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano degli animali sono incompatibili con la dignità dell'animale".

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