Sopralluogo del consigliere regionale Pedà al reparto Nefrologia e Dialisi dell’ospedale di Palmi

Allertato dalla recente protesta dei pazienti dializzati, il consigliere regionale Giuseppe Pedà, componente della Terza Commissione Sanità, ieri mattina ha voluto constatare personalmente le criticità denunciate recandosi in visita nel reparto di Nefrologia e Dialisi dell'ospedale di Palmi, dove ha avuto modo di recepire le istanze di diversi utenti, tra i quali anche rappresentanti dell'associazione dializzati, e di confrontarsi con il direttore Sanitario Salvatore Barillaro, il personale medico e i componenti dell'Amministrazione palmese, Sina Bruno, vice sindaco e il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Celi. I degenti lamentano la mancanza di un impianto di climatizzazione, criticità dei macchinari cosiddetti "emogas", disagi provocati dall'impianto di scarico interno dei reflui e difficoltà con l'ascensore che, spesso, si guasta costringendoli a salire a piedi fino al quarto piano. Il consigliere Pedà ha avuto rassicurazioni sul fatto che, già da lunedì, verranno installati i condizionatori e a breve si attiverà per verificare se vi siano gli strumenti per dare condizioni più dignitose ai pazienti, anche alla luce dei locali al piano terra, in un'altra ala del nosocomio, inutilizzati ma potenzialmente fruibili che, grazie alla disponibilità del dott. Barillaro, è stato possibile vedere. La visita si è quindi estesa agli altri reparti, tra i quali non mancano certo oasi felici o punti di eccellenza come la camera iperbarica, il centro di cardiologia, la neuropsichiatria infantile e l'odontoiatria. Mercoledì mattina, invece, si è svolto un incontro operativo con il direttore sanitario provinciale, Pasquale Mesiti e l'arch. dell'ASP, Pasquale Ferraro all'ospedale di Gioia Tauro. Mesiti è stato informato di alcune problematiche di competenza del Consigliere Pedà, nella qualità di componente della Terza Commissione Sanità, non solo inerenti il nosocomio gioiese. A margine dell'incontro operativo al "Giovanni XXIII" sono stati presi degli impegni a breve e a lungo termine: tra i primi, la riapertura della sala operatoria in chirurgia "day surgery" e il potenziamento del personale di emergenza-urgenza per il Pronto Soccorso. "Sarebbe già una vittoria importante per questo territorio che ha proprio necessità di interventi immediati, – ha dichiarato Pedà – soprattutto anche rispetto alle problematiche che vi sono al porto di Gioia Tauro, con tutti i lavoratori esposti a rischi quotidiani. Il personale sanitario – ha aggiunto – è stoico: a chi fa questo lavoro, in questo territorio, con queste condizioni bisogna solo dire grazie per l'eroicità e la professionalità che ci mette. Non a caso poi gli OSS calabresi sono i migliori, si distinguono in tutte le parti del mondo perciò non vedo perché poi non dobbiamo metterli nelle condizioni di operare nella loro terra ed evitare pure quella migrazione sanitaria che costa tantissimo in termini economici alla Regione Calabria e alle famiglie che, nella regione più povera d'Italia, non possono essere esposti a una così massiccia migrazione sanitaria. Farò presente in Commissione Sanità la situazione e il Consiglio regionale si dovrà poi determinare per capire cosa si vuole fare della Sanità in Calabria – ha evidenziato Pedà – perché non è possibile, con la proiezione e l'illusione di nuovi ospedali che ancora non hanno preso luce, e forse mai ne prenderanno, chiudere tutte le altre strutture esistenti: intanto potenziamo e miglioriamo quelli che ci sono, poi si vedrà. La mia attività - ha infine precisato – verrà espletata su tutto il territorio della Provincia, non solo a Gioia ma anche a Polistena, Locri, Reggio, e, perché no, è giusto che io mi occupi anche dei problemi delle altre provincie. Oggi, c'è una classe politica attenta, vigile, che naturalmente – se siamo in queste condizioni – in passato non ha fatto bene. Speriamo, piano piano, di invertire questa tendenza e di fare ritornare la passione per la "res pubblica" a tutti i cittadini che ormai sono sfiduciati".

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