Aeroporto di Reggio Calabria, la Uilt Calabria paventa un’azione di sciopero di 24 ore dei dipendenti della Sacal

"Nonostante la fiducia riposta nelle promesse espresse dalla politica calabrese, mediante l'impegno di costituire un tavolo politico per entrare nel merito della discussione, riguardante la difficile situazione riferita al sistema aeroportuale calabrese;

nonostante le ripetute rassicurazioni, susseguitesi dopo il primo impegno disatteso dall'On.Oliverio, in cui la UILT Calabria, in un primo momento, era stata invitata (in occasione di un sit-in organizzato dal personale di Alitalia operante presso lo scalo reggino per contestare la disattenzione della politica), da Egli stesso alla seduta del consiglio regionale tenutosi lo scorso 4 giugno, per poi essere stata rimbalzata a data da destinarsi, dobbiamo ancora una volta apprendere la grande disattenzione del governo regionale di maggioranza, nei confronti dei cittadini e dei lavoratori". Lo afferma il segretario regionale della UILT Calabria Luciano Amodeo che aggiunge: <<eravamo certi che il presidente Oliverio avesse realmente percepito la gravità legata alla vicissitudini dello scalo aeroportuale reggino, che oggi vede mettere a rischio altri 44 posti di lavoro inerenti il personale di Alitalia - già assoggettato alla CIGS da oltre un anno- oltre alle 70 unità esodate a seguito del fallimento della So.G.A.S. lo scorso anno, ed a cui la S.A.CAL. ancora ad oggi non è riuscita a far fronte creando una situazione di precarietà a 360 gradi, come evidenziato dallo sciopero dello scorso 18 giugno c.a., con la partecipazione del 100% del personale in forza alla Sala Amica>>.

La disattenzione della politica, e le false promesse delle Istituzioni nella fase parallela all'espletamento delle procedure di licenziamento collettivo, dovute al fallimento di So.G.A.S. S.p.a. e Service nel 2017, hanno fatto sì che, la Città Metropolitana, versi in un totale stato di disagio, dovuto ai numerosi cittadini rimasti senza posto di lavoro, oltreché senza adeguati servizi che possano realmente garantire il diritto alla mobilità come sancito dalla Costituzione.

Per tale motivo la UILT Calabria continua la sua azione di protesta, accompagnata dal grande consenso ricevuto dalla maggioranza dei lavoratori, stanchi dello stato di abbandono in cui versano, preannunciando una possibile seconda azione di sciopero di 24 ore, riguardante i dipendenti in forza presso lo scalo reggino della Sala Amica S.A.CAL. S.p.a., ed una prima azione di sciopero di 4 ore riguardante il personale AVIAPARTNER (qualora anche la seconda fase delle procedure amministrative di raffreddamento dovessero esperirsi negativamente).

<<Non possiamo più accettare le dichiarazioni del presidente della S.A.CAL., il quale, affermando che il numero di voli operanti attualmente presso lo scalo reggino -quantificabili in 5 al gg. più due periodici a settimana- sia sufficiente ed, in assenza del tanto atteso piano industriale, non lascia prevedere alcuna politica di sviluppo inerente l'infrastruttura reggina>> e continuando <<ci risulta che in alcuni voli in partenza dal T.Minniti, circa il 70% dell'utenza necessita di connessioni dirette verso destinazioni internazionali, e che per tale motivo molto spesso devono rivolgersi ad altri scali aeroportuali per poter soddisfare le proprie esigenze di viaggio>>.

Lo scenario descritto, non giustificherebbe in alcun modo le dichiarazioni della S.A.CAL. che sino a poco tempo fa preannunciava la stabilizzazione dei lavoratori con contratto a tempo determinato e la possibile implementazione dei servizi a fronte del potenziale bacino di utenza (il più corposo della Calabria quantificabile in circa un milione di persone tra la provincia di Reggio Calabria e Messina).

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Il segretario regionale Luciano Amodeo denuncia inoltre un'insostenibile situazione generatasi presso lo scalo di Lamezia Terme, dovuta ad una crescente mole di lavoro non opportunamente fronteggiata dalla forza lavoro in essere, a causa delle numerose risorse mancanti che dovrebbero essere reperite da mercato esterno. Basti pensare che la società ancora ad oggi non è riuscita ad attuare un opportuno piano di smaltimento delle ferie pregresse (oltre 4000 gg di lavoro).

<<Rigettiamo inoltre il continuo ed esasperato ricorso al lavoro interinale, ed i tentativi di esternalizzazione della Sala Amica senza che sia mai stata fatta un informativa preventiva nel pieno rispetto delle regole contrattuali, al fine di poter dare maggiore stabilità ai lavoratori interessati nel rispetto delle percentuali previste dal vigente CCNL>>

In attesa che la politica calabrese possa rispettare gli impegni presi con la UILT Calabria, si auspicano piani d'azione competenti per la creazione di un servizio efficiente, salvaguardante i lavoratori attualmente in forza presso gli scali di Reggio Calabria e Crotone e l'utenza esasperata dalla mancanza di adeguate connessioni. <<Si operi un piano di trasporto intermodale, mediante lo sfruttamento della banchina marittima esistente nell'area aeroportuale, del bus collegante con la città di Messina con quella di Reggio Calabria, della stazione dei treni non opportunamente collegata>>. Si auspica, a tal fine la realizzazione di un tavolo tecnico per l'opportuna valutazione del reale bacino di utenza, e finalizzato alla cooperazione tra aziende di trasporto che potrebbero individuare accordi adeguati per la costituzione di un sistema tariffario integrato, che possa essere degno di una Città Metropolitana.