Reggio, il gruppo consiliare del Pd “chiama” il ministro della salute Grillo: “Venga in Calabria per ripristinare ordine e legalità”

Grillo Giulia nuova"Il Neo Ministro alla salute, Giulia Grillo, ha espresso nei giorni scorsi alcune prime considerazioni che fanno ben sperare in un possibile concreto riordino del sistema sanitario pubblico, a 40 anni dalla sua istituzione, profondamente in crisi soprattutto nelle regioni del Sud del paese. Lo conferma l'ultimo rapporto del CENSIS presentato a Roma lo scorso 6 giugno.

Fa molto riflettere il dato relativo alla spesa sanitaria privata che a fine 2018 sembra raggiunga il record dei 40 miliardi di euro quasi tutti sostenuti direttamente dai cittadini oltre la quota versata con il pagamento delle tasse. Per oltre 7 milioni di loro il ricorso alla sanità privata comporta dei sacrifici economici rilevanti a cui fare fronte anche utilizzando i risparmi faticosamente conseguiti.

Il Ministro Grillo ha dichiarato: "Come medico e cittadina farò ogni sforzo per restituire dignità a un comparto che nel corso degli anni è stato pesantemente definanziato" [...] la salute è il bene più importante e gli italiani, da Nord a Sud, hanno diritto a un servizio sanitario davvero efficiente e universale".

Il Sistema Sanitario Nazionale nato nel 1978 per dare pratica attuazione all'art. 32 della Costituzione Italiana che considera la salute un diritto fondamentale dell'individuo e della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti è ormai incapace di percepire e rispondere in modo adeguato ed efficace al bisogno di salute dei cittadini.

L'incremento delle patologie croniche ed evolutive prioritariamente neoplastiche, cardiologiche, neurologiche e metaboliche dovrebbe obbligare le Istituzioni sanitarie locali e regionali ad un profondo riordino organizzativo e normativo che potenzi l' offerta sanitaria pubblica sul territorio e non verso gli ospedali.

In Calabria e sul territorio della Città Metropolitana si continua a finanziare la costruzione di nuovi ospedali (della Piana di Gioia Tauro e del nuovo Ospedale Metropolitano a Reggio Calabria) lasciando nell'incuria e nel degrado le strutture poliambulatoriali e limitando l'assistenza domiciliare a favore delle persone affette da malattie inguaribili e bisognose di cure specialistiche multidisciplinari e continuative.

L'incremento numerico di coloro che non possono più pagarsi i farmaci per situazioni di fragilità sociale ed economica, le carenze organizzative e gestionali che condizionano il buon funzionamento di servizi e strutture, l'esiguità delle risorse umane e finanziarie a causa dell' eccessivo protrarsi del Piano di Rientro dal debito, il non programmato ricorso al privato accreditato che sottrae quasi un quarto della somma destinata alla sanità pubblica, sono le principali cause della profonda crisi in cui si trova il sistema sanitario pubblico calabrese che sta mettendo a repentaglio la salute dei cittadini e favorendo l' emigrazione sanitaria fuori regione.

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L' ISTAT inoltre ha dimostrato che le diseguaglianze sanitarie tra il nord e il sud del paese fanno si che vi sia una significativa riduzione di sopravvivenza al Sud di ben 4 anni rispetto ai Nord. Le liste d'attesa, l'assenza di corsie prioritarie per gli indigenti, le lungaggini burocratiche e la compromessa alleanza terapeutica medico – paziente, con l'istaurarsi della Medicina difensiva, tutto ciò non può più essere sottaciuto ne sopportato dai cittadini che sono ormai privi di sicuri riferimenti a cui affidare i propri bisogni di salute.

Per tutti questi motivi, la politica locale a partire dal nostro partito politico che continua a governare la Regione Calabria non può sentirsi esonerato da responsabilità.

Il Dipartimento tutela della salute da tempo non governa più la Sanità calabrese: la gestione Commissariale ha fornito degli orientamenti che non sono stati raccolti dalle Aziende sanitarie calabresi. Il palese contrasto tra il Commissario Ing. Scura ed il Governatore Oliverio ha prodotto solo ritardi nell' attuazione degli Atti Aziendali, e di conseguenza ulteriormente procrastinato la riorganizzazione dei servizi essenziali, reso pletorici i Pronto Soccorso ospedalieri e disperso sul vasto territorio le poche risorse professionali ancora disponibili.

La cittadinanza come gli operatori sanitari desiderano esprimere in modo tangibile il loro disagio e rivolgere una diretta richiesta al Ministro Grillo di intervento per il ripristino urgente dell'ordine e della legalità in sanità in Calabria iniziando con il mettere al primo posto il recupero del senso etico dell'agire medico basato sulla beneficialità incondizionata.

Con forza e convinzione il Gruppo Pd al Comune di Reggio Calabria ritiene utile porre all'attenzione del governo nazionale una serie di punti basilari ed imprescindibili per una sanità di qualità e che risponda alle esigenze del territorio:

• L'identificazione di priorità, metodi e tempi che siano in grado di coniugare la qualità delle cure con la contingenza economica

• L'applicazione della legge 189/2012 che implementa la Medicina di prossimità al posto

della Medicina d'attesa con lo scopo di potenziare la Medicina Preventiva sia clinica che strumentale per la diagnosi precoce delle malattie e la salvaguardia di tante vite umane

• Maggiore competenza, onestà, riservatezza, tra medico e paziente, universalità di accesso alle cure, equità nell' erogazione e nell' utilizzo delle risorse finanziarie pubbliche.

• Il ripristino della sanità pubblica come diretta erogatrice di prestazioni sanitarie.

• Migliore equilibrio tra erogatori pubblici e privati. Il privato può concorrere alla gestione delle risorse in sanità solo se in grado di offrire servizi altamente specialistici

• Unicità del governo dell' intero sistema sanitario da parte dell' Istituzione pubblica .

Pensare di proseguire con un modello Sanitario in Calabria di serie B e con scelte politiche che nulla hanno a che vedere con le istanze del territorio sarebbe una ulteriore mortificazione per lo sforzo delle tante energie positive che operano nel territorio.

Chiediamo con forza e convinzione che il Ministro della Sanità venga in Calabria a vedere da vicino le potenzialità spesso inespresse, le criticità esistenti e risolvere in modo definitivo il confronto che i vari livelli istituzionali devono avere nell'interesse della nostra terra.

Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico vuole essere parte attiva di questo percorso". E' la lunga nota di Paolà Serranò (Medico – Presidente Commissione Decentramento – città Metropolitana Reggio Calabria), Antonino Castorina (Capogruppo Pd Comune Reggio Calabria - Consigliere Metropolitano delegato al Bilancio) e i consiglieri comunali del Pd a Palazzo San Giorgio Nancy Iachino, Giovanni Minniti, Enzo Marra.