Cordiano (Rinascita per Cinquefrondi): “.L'incoerenza di Longo”

"Devo ammettere che fa specie il comportamento politico ancorché umano del consigliere Longo nell'ultimo consiglio comunale anche a chi, come me, ha cercato sempre di stemperare gli animi. La mia coscienza politica però e, ancor più, il ruolo che rivesto e che all'unanimità la maggioranza mi ha assegnato, mi obbligano ad una ulteriore attenta riflessione anche in difesa dei principi che animano il fare politica del gruppo Rinascita per Cinquefrondi.
Non ero presente alla conferenza stampa del consigliere Longo e dei due ex assessori all'indomani delle decisioni prese dal Sindaco.
Con solerzia al mio ritorno ho ritenuto però necessario visionarla. Bene, il consigliere Longo si è sforzato, in quella sede, di tranquillizzare i cittadini: "Il vero problema non era la stesura del bilancio (dimissioni del sindaco). Non era farlo quadrare pur nelle difficoltà che c'erano e ci sono.
Il bilancio era praticamente già fatto."
Questo appassionato sforzo mi è venuto in mente ieri, durante l'intervento del consigliere Longo. Poi l'annuncio di un voto di astensione che non capisco nei modi e nei termini che attengono alle regole della politica ed a quelle umane.
Quel bilancio, ahimè, era anche suo.
Come dire voto contro me stesso e contro il mio operato. Una contraddizione che nulla ha a che fare con le regole del buon comportamento politico ma solo, forse, con asti ed incoerenze di altro tipo che nulla hanno a che fare con le questioni di merito.
Che dire poi delle questioni attinenti alla scelta del Presidente del Consiglio... Porre veti su membri della maggioranza che con lui hanno condiviso un percorso politico ed umano e votare poi insieme al gruppo di minoranza significa, forse, una appartenenza diversa al gruppo di Rinascita magari già da tempo consolidata?
Cosa vogliono dire altrimenti le sue dichiarazioni nello scorso consiglio.
Sentirsi maggioranza, pur formando un gruppo diverso, significa poi fare proprie le scelte e le richieste della minoranza?
Francamente ci paiono contraddizioni irricevibili.
Scompaiono anche gli ultimi inutili tentativi di utilizzare il vittimismo per dire comunque, con un buonismo evidentemente artefatto, "siamo ancora maggioranza".
Il sipario evidentemente già alzato molto tempo prima è caduto miseramente con contraddizioni, qualche nervosismo ed incoerenza messe in luce nell'ultimo consiglio.
Un'ulteriore riflessione che non capiamo ma che francamente ci interessa meno, anche se ci stupisce, è, secondo noi, il mancato rispetto delle regole politiche che governano un partito.
Il consigliere Longo è iscritto al PD. In consiglio comunale esiste un gruppo di minoranza eletto con una lista chiaramente espressa: il PD il cui capogruppo altri non è che il segretario di zona prof. Galimi.

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Al contrario di quanto fatto dai gruppi di minoranza, AutonomaMente compreso, queste ultime sono solo amare riflessioni certamente non ingerenze in casa d'altri.
Una contraddizione che ci interessa poco per la verità anche se, forse, denuncia altre e ben più gravi divisioni che mortificano ulteriormente la politica e le sue regole.
Il consigliere Longo ed il suo gruppo ha forse già deciso dunque di concludere la sua esperienza politica ed amministrativa nel gruppo Rinascita?
Il suo atteggiamento poco politico e molto più, diciamo così, di pancia, lo ha collocato definitivamente in uno spazio politico-amministrativo diverso da quello della maggioranza?
È già diventato, lui e il suo gruppo, nei fatti e nella sostanza opposizione chiara e netta?". Lo afferma il Capogruppo di Rinascita per Cinquefrondi
Fausto Cordiano.