“Martingala”, i legami di Canale con la cosca De Stefano

Condutturegas1di  Angela Panzera - Per la Dda reggina non ci dubbi: la "Canale srl" è collegata alla 'ndrangheta. Ed in particolare alla cosca De Stefano di Archi, da un lato,e ad esponenti delle consorterie criminale della zona Sud della città. "Sul conto di Pietro Canale, è riportato negli atti dell'inchiesta "Martingala" portata oggi a compimento dall'Antimafia guidata da Gaetano Paci, sono state altresì acquisite alcune risultanze investigative che gettano luce sulle dinamiche che ne hanno consentito un'importante ascesa imprenditoriale, con particolare riferimento alla partnership con il Gruppo GAS NATURAL, nel settore della costruzione, manutenzione e gestione di condotte di gas, instaurata proprio attraverso la suddetta CANALE Srl(...)Il compendio delle risultanze in precedenza esaminate individua la società CANALE Srl come la principale beneficiaria, in termini di rilevanza economica degli appalti ottenuti, di presunti accordi tra i vertici delle società del Gruppo GAS NATURAL ed esponenti della criminalità organizzata, finalizzati a favorire alcune imprese nella gestione dei lavori di metanizzazione nel centro-sud Italia. In tale contesto, Pietro Canale grazie ai consolidati legami con la cosca De Stefano sarebbe riuscito ad entrare in una ristretta elite di aziende che, nel corso degli anni, attraverso articolati meccanismi contrattuali, hanno gestito le più rilevanti quote dei lavori appaltati dal Gruppo GAS NATURAL, sia nella provincia di Reggio Calabria che in quella di Messina e finanche nella regioni Campania ed Abruzzo".

Ma andiamo per ordine. Già delle "anomalie" erano state registrate da precedenti provvedimenti giudiziari risalenti al maggio del 2014 quando il Tribunale di Palermo aveva disposto l'amministrazione giudiziaria dei beni utilizzabili, direttamente o indirettamente, per lo svolgimento di tutte le attività economiche e imprenditoriali esercitate dalle società GAS NATURAL DISTRIBUZIONE ITALIA Spa (già NETTIS IMPIANTI Spa), GAS NATURAL VENDITA ITALIA Spa e C.R.M. Snc di Curatola Alfredo & C, poiché la loro attività era diretta a favorire gli interessi economici di soggetti colpiti da misure di prevenzione o comunque legati alla criminalità organizzata. Nel maggio del 2014 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo aveva sottoposto alla valutazione del Tribunale una serie di elementi scaturiti da diversi procedimenti penali e di prevenzione in ordine alle attività poste in essere dalle società del Gruppo GAS NATURAL a vantaggio delle attività economiche riconducibili ai fratelli CAVALLOTTI Vincenzo (cl. 56), CAVALLOTTI Gaetano (cl. 59) e CAVALLOTTI Salvatore Vito (cl. 51), sottoposti alla misura di prevenzione personale in quanto indiziati di appartenere ad associazione mafiosa, nonché destinatari di un provvedimento di confisca di attività imprenditoriali, confermato in grado di appello e di un provvedimento di sequestro di altre attività imprenditoriali intestate a terze persone ma ad essi ritenute riconducibili.

Nel settembre del 2014 gli Amministratori Giudiziari della suddetta procedura prevenzionale inoltravano al Giudice Delegato una nota informativa illustrativa delle criticità rilevate a seguito dell'attività di verifica poste in essere dalla funzione di busines control (BC) implementata dagli stessi amministratori successivamente al loro nomina. Dall'elaborato in questione, si evince in generale la presenza di specifiche carenze del sistema di organizzazione e controllo tali da non garantire l'impermeabilità delle aziende in parola a fenomeni di infiltrazione, condizionamento o comunque di vantaggio per le organizzazioni criminali, con particolare riguardo alla posizione della GAS NATURAL DISTRIBUZIONE ITALIA Spa e alle ripercussioni positive sullo sviluppo del business della GAS NATURAL VENDITA ITALIA Spa. Le principali criticità evidenziate riguardano essenzialmente la struttura organizzativa aziendale che prevede l'affidamento di molteplici funzioni gestionali e di controllo affidate al Supervisore di Cantiere (SC) nonché la sua collocazione all'interno dell'organizzazione. Ciò genera inefficienze, incongruità, violazioni delle procedure di gruppo e di legge, anche gravi e in ultimo costi aggiuntivi per la realizzazione ed espansione della rete con effetti incidenti per la collettività. noltre, sono state riscontrate numerose carenze riferibili alle varie fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione delle opere, con conseguenti maggiori oneri di realizzazione e, quindi, degli investimenti effettuati che vengono, comunque, integralmente recuperati dalla società, gravando essi, di fatto, sugli utenti che ne sostengono, realmente, il costo.

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"Si evidenzia- è riportato nelle carte dell'inchiesta- che gli amministratori hanno considerato la gestione dei lavori afferenti alla metanizzazione dei quartieri di Condera-Pietrastorta e Terreti di Reggio Calabria come emblematico esempio delle criticità riscontrate, individuando proprio nel ricorso al frazionamento delle opere da realizzare uno degli escamotage, per evitare l'espletamento di una gara(...) In conclusione, a seguito degli accertamenti esperiti dalla funzione business control, è stata rilevata un'operatività che si sostanzia in un rapporto "debole" tra Unità Centrale Compras e, per GAS NATURAL DISTRIBUZIONE ITALIA Srl, le delegazioni territoriali. Ciò rende il sistema permeabile "alle possibili infiltrazioni criminali in quanto la delegazione territoriale ha la possibilità di "proporre" il soggetto economico da essa stesso individuato che, successivamente, gestito amministrativamente ed in modo apparentemente ineccepibile dall'Unità Compras, diviene il fornitore contrattualizzato. ....". Sempre nell'ambito del citato procedimento prevenzionale, si rileva che, con una relazione datata 28.10.2014, il collegio di consulenti nominati dalla Procura palermitana (con provvedimento del 5 giugno 2014) ha evidenziato una serie di irregolarità riguardanti, tra l'altro, i lavori affidati alla CANALE Srl dal gruppo "GAS NATURAL".

Sul conto di Pietro Canale, quale legale rappresentante della CANALE Srl, ha riferito il collaboratore di giustizia Enrico DE ROSA, l'immobiliarista del clan Caridi che da un paio di anni ha deciso spontaneamente di collaborare con la Dda dello Stretto ed in particolare con il pm antimafia Stefano Musolino. De Rosa ha indicato Canale "quale imprenditore reggino che, per la sua espansione commerciale nel settore della metanizzazione della città di Reggio Calabria e della relativa attività di vendita, ha beneficiato del supporto della cosca DE STEFANO, grazie soprattutto agli stretti legami con Dimitri De Stefano".

Ecco le dichiarazioni rese da De Rosa alla Dda reggina:

DE ROSA ENRICO: allora, praticamente, una volta è uscito...Dimitri De Stefano, allora quello che so io è che lui godeva dei benefici della potenza criminale della Famiglia. Che cosa intendo godeva dei benefici? Perché lui entrava nei locali e non pagava, andava nelle attività commerciali e sponsorizzava le aziende che gli parevano a lui, in questo caso...ecco, una cosa importante c'è però, Canale gas, Canale Gas era con i De Stefano. ....omissis... DE ROSA ENRICO: Canale, Gas Natural. Questo me lo disse Mico, ...omissis ...Mimmo, ritornando all'amicizia di Dimitri De Stefano, mi disse che persona vicina ai De Stefano era Gas Natural, tale Canale, e il cognato, soprattutto, che io avevo già conosciuto perché era in rapporti con Checco Zindato, tale Pietro Stillitano che è il marito di Elena Canale, che ha anche un centro di abbronzatura ...centro estetico in Via ... dove abita il dottore Carbone che ha subito l'estorsione da parte dei Caridi per il ...la vicino, in quella stessa Via. Non mi viene in mente il nome...

DE ROSA ENRICO: l'impresa Canale quella del Gas... ...omissis... De Rosa Enrico: allora c'è da dire una cosa, Canale io so per detta di Demetrio Sonsogno che Canale è una persona...è una ditta che è molto vicina ... tra virgolette favorita nello svolgere le sue attività dai De Stefano ...anche per amicizia del suo proprietario, del figlio del signor Canale, che adesso in quest'istante non mi sovviene...no n mi viene in mente il nome, che è intimo amico se non fraterno di Dimitri De Stefano...forse me l'ha detto Sonsogno per certo. Fra le altre cose il cognato di questo Canale, che ho visto proprio duetre mesi fa, ci siamo salutati era con Dimitri nella concessionaria Yamaha ... la prima concessionaria Yamaha di Santa Caterina di Santo Foti, ...omissis ..., eh... eravamo con il cognato di Pietro Canale, Pietro Canale che era inquilino di Checco Zindato, inquilino di Checco Zindato in quel terreno che di fatto è della Curia però è nel possesso dico, almeno all'epoca, adesso non so tuttora le cose, nel possesso della famiglia Zindato e che io, come ho già detto negli interrogatori, più di una volta mi sono adoperato per locarlo e fare gli interessi della Famiglia Zindato per la locazione, nell'espletare il mio ruolo di agente immobiliare...eh ... no però riguardo ai Canale c'è un'altra situazione tipo che mi ricordo quando Checco Zindato ...quando affittai l'appartamento a Checco Zindato ehm...

DR. STEFANO MUSOLINO (PM): quale?

DE ROSA ENRICO: l'appartamento dove lui andava con Nicoletta, che è quell'appartamento che io...quest'appartamento è passato di mano in mano... io l'ho menzionato in maniera abbastanza precisa, l'ho descritto pure, è quell'appartamento dove noi, in un secondo momento, ricollochiamo ...abbiamo... dove io, Sonsogno e Zappi l'abbiamo tra virgolette rigenerato e gliel'abbiamo dato a Giovanni De Stefano... dove c'è la palestra Dynamica? Quel famoso secondo piano che si entra dalla traversa di fronte ai marmi dove c'è Sonsogno? Lì...praticamente in precedenza era stato occupato da Checco Zindato e da Nicoletta Zumbo, in quell'occasione c'era il gas da attaccare e Mico andò a parlare direttamente tipo con Pietro Stillitano che si mise a disposizione e ci fece attaccare subito tipo l'allaccio del gas, questo ce l'ha fatto proprio tà tà... senza le normali procedure di chiamare il numero verde e via dicendo... questo in forza... perché era Mico...si

COL. MICHELE MIULLI (PG): quindi Canale ve l'ha attaccato il gas?

DE ROSA ENRICO: si... ma lui era... loro gestiscono tutto tuttora, hanno un istituto in via De nava, hanno una sede in via De nava ed una proprio vicino al Ce.Dir....

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: però pagava ai Condello?

DE ROSA ENRICO: pagava ai Condello. Perché aveva il riferimento... allora vi faccio un esempio, così capite, io, comune mortale, sono amico vostro e voi siete intraneo alla 'ndrangheta, io vi informo che mi voglio aprire un supermercato, voi parlate con chi di dovere, di competenza o, se qualcuno viene da me, io gli dico per quanto riguarda questa attività io ho parlato con tizio. In ogni caso, raccoglie e poi distribuisce.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: quindi il tizio che io conosco e che è dentro la 'ndrangheta, diventa il collettore delle tangenti mie e poi se la vede lui.

DE ROSA ENRICO: a meno che non ci siano delle situazioni più rigide per cui, di conseguenza, mi mette in relazione e, quindi, in condizione di relazionarvi con la persona designata per quel territorio, per quella zona.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: quindi fa da mediatore...

DE ROSA ENRICO: da mediatore, quindi, può fare o da collettore o da mediatore.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: lei questa cosa perché ce la dice? Come fa a dircela?

DE ROSA ENRICO: lo so perché l'ho vissuta, l'ho vissuta, a parte perché ne ho parlato con Mico, a parte perché l'ho vissuta, a parte perché... allora, un altro esempio che vi posso fare, so per esempio che i Canale che hanno il Gas Natural, sono stati favoriti dai De Stefano perché me lo ha detto Mimmo, ma perché anche, tipo, Canale è molto amico di Dimitri De Stefano, che erano una cricca...

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: Canale chi?

DE ROSA ENRICO: Canale, Gas Natural.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: Canale chi però, persona fisica. Un figlio, un padre.

DE ROSA ENRICO: un figlio. Anche il padre è... il figlio che ha la sorella che si chiama Enica che è sposata con quel ragazzo alto, senza capelli, che adesso non mi viene in mente, che hanno comprato di recente, questa estate, lo so perché eravamo insieme, hanno comprato di recente, per dire, uno scooter...

CAP. GABRIELE TADOLDI: Canale, quelli del gas, giusto?

DE ROSA ENRICO: Gas Natural, si.

CAP. GABRIELE TADOLDI: giovane?

DE ROSA ENRICO: giovane, bassino.

CAP. GABRIELE TADOLDI: ha una smart?

DE ROSA ENRICO: un bel ragazzo, il fratello di Erica è, il fratello di Erica Canale, che hanno tutte le sedi di Gas Natural, gestiscono loro. Tanto è vero che Mico quando è uscito dal carcere è andato a lavorare là, montava le cose di gas, mentre si riabilitava! Ma non è che andava, non faceva un cazzo, risultava che lavorava là. Anche il fratello di ...

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: ora, mi faccia capire una cosa. Mico Sonsogno...

DE ROSA ENRICO: Si

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: che esce dal carcere e fa finta, dice lei, di lavorare, nel senso che risulta formalmente ma non va...

DE ROSA ENRICO: perché lo hanno aiutato i De Stefano, sennò non è che uno inizia a lavorare così, montava le caldaiette del gas.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: ma le montava o no?

DE ROSA ENRICO: non le ... figurava che le montava. .

PM. - DR. STEFANO MUSOLINO: questa cosa, per capire, se lo sa, questa cosa i Canale la subivano? Cioè era una cosa che gli era imposta o...

DE ROSA ENRICO: no, scusate se vi interrompo subito. Canale e Dimitri De Stefano sono così...

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: così... chi ci ascolta non...

DE ROSA ENRICO: ho fatto il segno dell'indice incrociato. Questo per dire, per far capire che erano in stretto contatto, che erano molto amici, significativo era anche che, poi, nell'aiuto fra cosche, dov'era il deposito Canale per posare i macchinari? Quando hanno preso l'appalto che dovevano montare tutto il gas! Dov'era? Ve lo dio io. Da Checco Zindato! Non è che era, tipo, nel mio capannone, era nel capannone di Checco. Tanto è vero che l'affitto lo pagavano a Checco. Gli pagavano, se non sbaglio, 1500-1800 al mese.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: ma questo dove?

DE ROSA ENRICO: a Modena

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: no, ma dico, laddove loro lo prendevano dalla chiesa gratis, praticamente?

DE ROSA ENRICO: incredibile, proprio! Dobbiamo dire che sono bravissimi. Perché loro aveva l'usufrutto, il comodato gratuito dalla chiesa e la signora Melina, la signora Melina aveva fatto un contratto...queste cose le so bene, le so bene perché, intanto perché le ho vissute con Checco, perché spesso e volentieri siamo andati a prenderci l'affitto, intanto perché quando Canale informò che non potevano più prendersi in affitto, tenerlo in affitto perché avevano diminuito le installazioni, non so per quale arcano motivo, Checco, io sono stato designato da Checco per affittargli il magazzino e, tanto è vero, che lo affittai a un tale Roberto, non mi viene il nome, di Mosorrofa che aveva un BMW X3 nero che, poi, successivamente, lo abbiamo aiutato a fare la Città dei Bambini da Carmelo Ficara, perché la città dei Bambini è di Carmelo Ficara, la struttura, e prima ancora c'era il supermercato e pagano 4 mila euro al mese, lo so perché il contratto lo abbiamo fatto noi. ...omissis...

DE ROSA ENRICO: come siamo arrivati qua?

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: siamo arrivati perché lei mi disse che i Canale affittavano il capannone da Checco Zindato.

DE ROSA ENRICO: i Canale sono vicini ai De Stefano. Questo lo so per certo. E l'ho vissuto anche per tutte una serie di cose...a parte che con Dimitri De Stefano sono di colletta, cioè escono sempre insieme...

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: sì, però io volevo capire una cosa, nella sua percezione, chiunque ha un buon rapporto con Dimitri De Stefano e ha un'impresa è favorito? Perché Dimitri De Stefano esce con un sacco di persone, questo volevo capire.

DE ROSA ENRICO: no, io Dimitri lo conosco, sono uscito pure io con Dimitri.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: appunto.

DE ROSA ENRICO: ci siamo incontrati al bar e abbiamo bevuto qualcosa.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: no, siccome lei sembra dire, però voglio capire se è così oppure no, lei sembra dire siccome Dimitri De Stefano aveva un buon rapporto, era amico per una intensa frequentazione con il figlio di Canale allora questo significa che Canale era favorito.

DE ROSA ENRICO: no, ora vi spiego meglio io.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: ecco, esatto.

DE ROSA ENRICO: faccio un esempio pratico, ...omissis

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: un attimo solo, Checco Zindato le disse mai qualcosa a proposito dei Canale?

DE ROSA ENRICO: Checco Zindato si, anche il fatto che, comunque, lui era stato favorito, gli era stato portato dai De Stefano Canale là per fare il...

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: chi glielo ha detto questo?

DE ROSA ENRICO: Checco me lo ha detto. Perché quando loro lo lasciavano, dice, intanto, non gli posso dire niente, che gli posso dire? Perché lui voleva che continuassero ad avere il magazzino in affitto, dice, non gli posso dire perché, comunque sia, sono vicini, sono amici...e lui mi ha fatto, la prima volta l'esempio me l'ha fatto lui dell'amicizia che c'era con i De Stefano. Successivamente l'ho visto io, perché, poi, ho fatto uno più uno fa due, Mico è uscito dal carcere e mi ha detto che ha lavorato là e poi...

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: solo formalmente, glielo ha detto Mico questo?

DE ROSA ENRICO: sì, solo formalmente, anche suo fratello Carmelo, loro montavano le Caldaie.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: e questo sempre non perché Canale lo ha subito ma nell'ambito di questo...

DE ROSA ENRICO: Canale è stato favorito anche nel vincere questi appalti per fornire la metanizzazione della città. È stato per la sua amicizia con Dimitri De Stefano.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: e questo chi glielo ha detto?

DE ROSA ENRICO: me lo ha detto Mico. Ma non è che lo dico per (incomprensibile) perché lo so.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: certo lo sa, glielo ha detto Mimmo.

DE ROSA ENRICO: e, poi, un'altra cosa importante è il fatto che, comunque sia, vi faccio l'esempio, il ...omissis...è...uno dei fornitori del ...omissis...è Dimitri De Stefano, nell'ordine del suo lavoro di rappresentanza alimentare, però per farvi capire, mentre io lì posso dire che ho visto dei rapporti commissioni – pagamento e ciao, io proprio con i Canale c'era un rapporto più stretto, era un rapporto diverso rispetto, per dire, a dei normali fornitori, perché Dimitri De Stefano fornisce tanti bar, per farvi capire. Non sono stato chiaro.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: no, me lo spieghi meglio. Cioè lei vuole dire che lei lo ha colto anche dal modo con ci si relazionavano tra di loro.

DE ROSA ENRICO: assolutamente si. E, poi, a me del ...omissis...Mimmo non mi ha detto niente.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: ma perché il ...omissis...di chi è?

DE ROSA ENRICO: è di ....

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: cioè lo usa perché il titolare...

DE ROSA ENRICO: è amico di Dimitri.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: è molto amico di Dimitri.

DE ROSA ENRICO: si.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: e non avevo capito, adesso ho capito. Cioè, lei vuole dire ...lei ha risposto alla domanda che ho fatto prima, quindi non è che chiunque ha un buon rapporto con Dimitri De Stefano è un imprenditore favorito perché, lei dice, non guardate ....omissis...avevano un rapporto di amicizia ma commercialmente ordinario.

DE ROSA ENRICO: ecco.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: mentre i Canale avevano un altro tipo di ....

DE ROSA ENRICO: erano proprio favoriti.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: okay.

DE ROSA ENRICO: per farvi capire, dico un altro esempio.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: si. ...omissis...

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: ma questi erano i termini o no? Mi accomuna due cose che, per come la vedo io, proprio su un piano, come posso dire, naturalisticamente, lei le mette sullo stesso piano, invece hanno degli aspetti, per come li vedo io, diversi, perché quando lei mi dice, per esempio, ...omissis..., facciamo l'esempio, dice, questi qua, lei dice, rispettavano e si facevano rispettare, sapevano campare, pagavano quello che dovevano pagare, eccetera, eccetera. Ora, ...omissis... per esempio, perché è diverso da questi? Lui, sostanzialmente, aveva un rapporto di amicizia, per carità, però alla fine, pagava nei termini che faceva prendere i vestiti, punto e basata, cioè il vantaggio che aveva...

DE ROSA ENRICO: era che nessuno gli rompeva le palle.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: era che nessuno gli rompeva le palle, e fino a qua ci siamo, la stessa cosa ...omissis? Pagava...

DE ROSA ENRICO: ah...ho capito cosa...è giusto, è giusto.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: mentre, se non ho capito male, personaggi come ...omissis... non erano gente che pagava perché il rapporto, per quello che ci ha detto prima, era di estraneità alla ....

DE ROSA ENRICO: era diverso.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: me lo conferma?

DE ROSA ENRICO: ve lo confermo. Mi sono espresso male, scusate.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: no era per capire.

DE ROSA ENRICO: scusate la colpa è mia che sto vivendo un periodo un pochettino...

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: ma non si preoccupi, dobbiamo cercare di fissare bene, devo essere io bravo a riuscire a fissare alcune cose. E questa diversità, in particolare nei Canale, si rivelava nel fatto che loro erano stati favoriti, lei ci ha detto prima, negli appalti...

DE ROSA ENRICO: assolutamente si.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: potevano lavorare in questo discorso del metano senza problemi.

DE ROSA ENRICO: prendere la metanizzazione di un'intera città...

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: ma questo glielo ha detto...

DE ROSA ENRICO: Mimmo.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: okay.

DE ROSA ENRICO: Checco prima di Mimmo.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: e Checco prima di Mimmo. Checco quando disse...

DE ROSA ENRICO: dice, vorrei dirgli di non lasciare però come faccio che me li hanno mandati loro?

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: perfetto.

DE ROSA ENRICO: in questo senso.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: perciò anche nel rapporto con Checco Zindato alla fine i Canale si erano rapportati tramite i De Stefano.

DE ROSA ENRICO: i De Stefano. Checco ha un rapporto molto intimo, non so se c'è un comparato di mezzo con Peppe De Stefano, con Peppe De Stefano, tanto è vero, che mi fece vedere degli occhiali, che manco a farla a posta sono molto simili a quelli che portate voi, che glieli aveva regalati Giuseppe De Stefano a Checco e gli stessi ce li ha Peppe De Stefano quando lo hanno arrestato. E, poi, mi ha fatto vedere un orologio sempre che gli aveva dato Peppe De Stefano, cioè, il rapporto che loro avevano è molto stretto, proprio con i De Stefano, e Checco aveva un rapporto con Peppe, quello che mi ha detto lui, poi, se lo hanno inventato non lo so, io Giuseppe De Stefano non l'ho mai conosciuto. Ci tengo a dirlo.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: si. Quindi, diciamo, queste imprese che lei ha menzionato, ...omissis..., ...omissis..., Canale, adesso con questa cosa qua, addirittura in maniera ancora più, come posso dire, consolidata prima...omissis... e così via, sono persone che da questa relazione con la 'ndrangheta avrebbero avuto vantaggio nella loro espansione sul mercato?

DE ROSA ENRICO: li hanno messi in condizione di potersi espandere.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: esatto. D

E ROSA ENRICO: è come il progetto...è come i finanziamenti regionali che, adesso, non mi viene progetti Italia...

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: sviluppo Italia.

DE ROSA ENRICO: sviluppo Italia. Ecco, una sorta di sviluppo Italia, con una differenza, che non dovete fare tutto l'iter burocratico e poi loro lo approvano, vi aiutano direttamente a prescindere, questo è il vantaggio che uno riesce ad avere. È come quello che ho detto io, in prima persona riferito a tutte le attività che ho parlato nell'ultimo interrogatorio, io andavo, mi prendevo l'attività, decidevo quale attività andava bene ma non è che dovevo pagare a nessuno perché dividevamo tra di noi. Questo voglio dire.

P. M. - DR. STEFANO MUSOLINO: però, lei ci ha detto pure, in questa dinamica, in queste relazioni, potevano sorgere dei contrasti, potevano esserci dei problemi? Perché, ad esempio, alcuni di questi imprenditori hanno ricevuto dei danneggiamenti, delle...

DE ROSA ENRICO: si, ma evidentemente, non hanno mantenuto i patti che avevano fatto...omissis....

Per l'Antimafia, De Rosa è attendibile ed in particolare "ha essenzialmente riferito che l'espansione imprenditoriale della CANALE Srl, soprattutto in relazione ai lavori di metanizzazione nella città e nella provincia di Reggio Calabria, è stata favorita dalla famiglia De Stefano e in modo particolare da Dimitri De Stefano. Ciò in ragione dei particolari rapporti che legavano costui a Pietro Canale, fondati non sulla semplice amicizia ma su un consolidato legame e su un reciproco scambio di utilità. Più nello specifico, De Rosa ha affermato che la CANALE Srl è stata favorita proprio dai De Stefano per ottenere gli appalti relativi ai lavori di metanizzazione di Reggio Calabria. Le rivelazioni del collaboratore di giustizia forniscono un'attendibile chiave di interpretazione delle richiamate risultanze investigative e di prevenzione conseguite in seno alle indagini delle Procure della Repubblica di Palermo e Reggio Calabria, che hanno interessato le società italiane che fanno capo al gruppo "GAS NATURAL", nella parte in cui gli amministratori giudiziari e il collegio di consulenti hanno evidenziato le irregolarità che hanno caratterizzato l'affidamento e l'esecuzione degli appalti da parte della CANALE Srl.

In particolare, per quanto riguarda il procedimento di prevenzione, si fa riferimento all'artificioso frazionamento dei lavori per la realizzazione dell'opera che collega il quartiere Condera, Pietrastorta con quello di Terreti (Reggio Calabria), al fine di evitare la relativa procedura di gara e poter, così, affidare l'appalto in modo diretto alla CANALE Srl. Ancora più significativo appare l'affidamento diretto che ha interessato i lavori di metanizzazione del comune di Tagliacozzo (AQ), laddove la GAS NATURAL DISTRIBUZIONE ITALIA Spa, per non assegnare i lavori alla EURO IMPIANTI PLUS Srl - società già affidataria di numerosi appalti e in amministrazione giudiziaria in quanto sottoposta a sequestro perché riconducibile ai fratelli CAVALLOTTI, destinatari di misura di prevenzione e contigui a Cosa Nostra - ha effettuato un affidamento diretto alla CANALE Srl, titolare di un accordo quadro in una zona limitrofa, con motivazioni incoerenti con la realtà dei fatti".