Nicolò (FI) escluso da candidature, Associazione Arcotris di Palmi: "Vero e proprio oltraggio"

"Ha suscitato in noi riprovazione e amarezza la mancata candidatura dell'on. Alessandro Nicolò per Forza Italia al Senato della Repubblica".
E' quanto dichiara la Dott.ssa Raffaela Condello, apolitica, Presidente dell'Associazione culturale Arcotris di Palmi, che nel corso delle sue iniziative, ha avuto modo di constatare ed apprezzare l'alto profilo culturale, istituzionale e politico dell'On. Alessandro Nicolò.

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In merito, tale intervento è incentrato sui principi che dovrebbero guidare le giovani generazioni ad una formazione per la buona politica, che purtroppo la partitocrazia bipartisan ignora e calpesta.

"Nella questione di specie, è stato consumato un vero e proprio oltraggio, non solo nei confronti dei più alti e nobili principi della politica, ma anche verso quegli ideali che dovrebbero orientare le azioni e i comportamenti quotidiani di ciascuno, discostandosi dai quali si incorre inevitabilmente in abusi e scorrettezze.
Non possiamo che ribadire il fermo biasimo e la censura di gesti che, cedendo a scelte di cinico opportunismo e volgare convenienza, offendono le basilari regole di civiltà e di rispetto della persona. Azioni che, di certo, non restituiscono una buona immagine dei partiti e del loro modus operandi dove lealtà, onestà e coerenza sembrano essere state pericolosamente smarrite.
Non un buon esempio per le giovani generazioni che dovrebbero trovare proprio nei partiti e nelle Istituzioni in generale, riferimenti saldi, modelli da emulare, capaci di indicare loro la strada per diventare cittadini onesti e responsabili e futura classe dirigente, all'altezza di compiti e sfide sempre più ardui e impegnativi.
Una esclusione ignobile e clamorosa. Tale scelta danneggia la credibilità nei confronti della politica e dunque dello stesso partito di appartenenza, del quale l'On. Alessandro Nicolò è da sempre uomo di punta, riferimento certo per i cittadini che hanno trovato in lui un interlocutore attento e responsabile rispetto alle tante problematiche e criticità del nostro territorio per il quale si è battuto con senso delle Istituzioni, impegno e coerenza. Una opzione, dunque, che viola apertamente il principio della rappresentatività territoriale e che è lesiva nei confronti di un esponente istituzionale dalla specchiata moralità di uomo e di politico che ha sempre onorato il suo mandato con coscienza e serietà.
Siamo dinanzi ad una congiura dettata anche da scelte romane che rispondono al 'gerarca' di turno e dove la Calabria è trattata alla stregua di territorio da colonizzare e sfruttare".