Elezioni politiche del 4 marzo, Antonio Sapone – Liberal democratici dello Stretto: “Rischio deriva”

Ci accingiamo ad affrontare le elezioni per il rinnovo del Parlamento, quanto mai incerte e ritmate da un contesto socialmente allarmante. Punti di riferimento solidi e credibili stentano ad emergere. La legge elettorale con la quale affronteremo le elezioni politiche del 4 marzo è caratterizzata da un sistema misto, ossia fondato su un voto a base proporzionale e su un voto su base uninominale. E proprio per quest'ultima scelta, il quadro di riferimento risulta essere agghiacciante.
Candidati come Federica Dieni del movimento 5 Stelle e Francesco Talarico per il centrodestra, rappresentano il peggio che la classe politica potesse esprimere.
La candidata grillina, oltre ad urlare odio e trasudare incompetenza, non si è contraddistinta per un'attività politica adeguata ad un mandato parlamentare. Non c'è traccia di proposte o iniziative che abbiano lasciato il segno.

--banner--

I reggini inoltre, dovranno fare affidamento ad una buona dose di sopportazione nel valutare il candidato espressione della coalizione del centrodestra che, frutto di perversi accordi politici si trova catapultato nel collegio di Reggio Calabria pur essendo di Lamezia.
Il percorso di Talarico, per cinque anni di presidenza del Consiglio regionale, è stato contrassegnato negativamente, da episodi più volte ripresi dalla stampa - locale e nazionale - che ha messo al centro delle proprie inchieste un sistema poco chiaro nella gestione del suo esercizio politico ed istituzionale. Si ricordano i servizi della nota trasmissione televisiva delle 'Iene', nei quali si rendevano note vicende di conti non pagati ai ristoranti e raggiri a ignari imprenditori della ristorazione.
O ancora, articoli di giornali nazionali come il Sole 24ore (10 marzo 2013) che 'reclamavano' spiegazioni sui costi di ammodernamento delle stanze della Presidenza del Consiglio. Si parlava allora di una spesa di 200.000 euro. Il risultato del suo indecoroso lavoro trova riscontro nella mancata elezione da Presidente uscente alle regionali del 2014.
Quindi adesso, Reggio, ed i reggini, devono fare i conti con il proprio buon senso e valutare attentamente i candidati che saranno presenti nella scheda elettorale. Perché di questo si tratta. Votare per una coalizione, vuol dire votare direttamente per il candidato presente nella sfida uninominale.
Reggio non può permettersi l'approssimazione e la pochezza. Perché Reggio merita di più. E soprattutto merita rispetto.